Il piccolo Nicola Tanturli è stato dimesso questa mattina intorno alle 10 dall’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove era stato ricoverato in osservazione. Lo ha annunciato con una nota l’ospedale nella quale si legge anche che il bimbo ha trascorso una notte tranquilla in uno dei letti dedicati all’osservazione breve all’interno del pronto soccorso. “Ha riposato insieme alla mamma. Questa mattina, trascorse le 24 ore necessarie per l’osservazione, le sue condizioni sono apparse buone ed è stato quindi dimesso alle ore 10 circa”.
Intanto si cerca di far luce sulle modalità di allontanamento del piccolo da casa e sulla tempestività della chiamata dei soccorsi da parte dei genitori, Leonardo Tanturli e la compagna Giuseppina. Nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Firenze si valuterà anche un altro particolare riferito da un abitante del borgo Campanara di Palazzuolo sul Senio, come rivela il stamane il quotidiano Repubblica. Secondo il testimone anche il fratello piu’ grande, 4 anni, si allontanò da casa, infatti se lo trovò nella sua proprietà che dista circa 2 km da quella della famiglia di Nicola. Il vicino lo avvicinò e avvisò i genitori.
L’episodio, avvenuto di giorno, si risolse subito senza necessita’ di attivare un piano di soccorso come e’ dovuto succedere per Nicola. Intanto i carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo hanno inviato tutti gli atti della vicenda alla procura di Firenze che, fin dal giorno della scomparsa, ha aperto un fascicolo conoscitivo al momento senza ipotesi di reato.
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L’ipotesi confermata anche stamani è quella di un allontanamento volontario di Nicola. Ma si valuta la versione dei genitori che sostengono di aver messo a letto il piccolo nella serata di lunedì. Il bimbo è stato ritrovato nel dirupo a circa 5 chilometri da casa ieri mattina. Aveva addosso solo una maglietta e ai piedi i sandali ben allacciati. Nonostante fosse senza pannolino – ha riferito, ieri sera a Chi l’ha visto? Giuseppe Di Tommaso, il giornalista che per primo ne ha sentito il lamento e ha allertato i carabinieri – il piccolo Nicola non aveva escoriazioni, era pulito. Stranezze che però potrebbero essere solo semplici casualità che la Procura, in ogni caso, dovrà valutare. La vicenda si è conclusa fortunatamente felicemente e Nicola, nonostante abbia solo 21 mesi, appare come un piccolo supereroe della sopravvivenza. Nonostante sia stato oltre 36 ore a girovagare tra campi e boschi stava bene, aveva solo una gran sete e voleva la sua mamma alla quale è rimasto abbracciato tutta la notte all’ospedale Meyer di Firenze.
Inoltre, l’esito degli accertamenti dei carabinieri in seguito all’allontanamento del piccolo Nicola dovrebbero essere trasmessi anche alla procura dei minori in quanto competente, funzionalmente, in merito alla valutazione, sotto l’aspetto civilistico, di eventuali azioni a tutela del minore nel caso ravvisi situazioni di rischio. (ros. fed.)
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