Un romanzo che merita ben altro destino del dimenticatoio
“Francesca e Nunziata”, il romanzo di Maria Orsini Natale, scrittrice di Torre Annunziata (Napoli), che, in un arco di tempo che va dalla fine dell’Ottocento fino ai primi anni Quaranta del Novecento, ripercorre la storia di una famiglia di pastai, risulta esaurito.
La libreria Libertà e il Caffè letterario Nuovevoci Associazione di promozione sociale – che nella città oplontina operano – hanno raccolto l’interesse di molti lettori che avrebbero piacere nel rivedere stampato il libro candidato al Premio Strega nel 1995 e da cui è stato tratto il film omonimo di Lina Wertmuller con Sofia Loren, Claudia Gerini, Giancarlo Giannini e Raoul Bova.
Proprio di recente, infatti, si è svolto l’evento pubblico “Aspettando Francesca e Nunziata” – letture dal romanzo di Maria Orsini Natale e curiosità dei lettori, a cui hanno preso parte amici e frequentatori della libreria che si sono alternati in letture e condivisione di aneddoti e ricordi personali sulla scrittrice. L’evento si è tradotto in un vero e proprio appello: «Sono davvero tanti i lettori che ci chiedono informazioni sul destino di Francesca e Nunziata e cogliamo l’occasione per lanciare un appello: il nostro auspicio è che si proceda quanto prima con la ristampa e la commercializzazione di un libro che meriterebbe ben altro destino del dimenticatoio» fanno sapere dalla libreria.
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“Francesca e Nunziata” ripercorre la tradizione pastaia e lo fa attraverso l’epica di una famiglia, nella quale le donne non passano inosservate. Donne determinate, moderne, per il periodo in cui è ambientato il libro, che assume su di sé anche un valore educativo e formativo, riavvolgendo il nastro delle vicende che hanno caratterizzato il Mezzogiorno. Un testo che sarebbe interessante proporre ai ragazzi, attraverso la scuola, la famiglia e la stessa libreria.
Articolo pubblicato il giorno 14 Giugno 2021 - 10:33