Il coraggio di denunciare, il coraggio e la forza di voler porre fine a quei maltrattamenti, a quelle angosce a quelle paure.
Il suo non era amore: era violenza e basta. E ora l’orco è in carcere.Una coraggiosa donna di Torre del Greco e mamma di tre figli sapeva che per poter chiudere definitivamente quel capitolo di violenze, che duravano da ben 15 anni, erano necessarie delle prove e per questo che ha girato anche dei video.
E l’altro giorno a Torre del Greco, i Carabinieri della locale Stazione Capoluogo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di un uomo di 42 anni, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della moglie e dei tre figli minorenni di 17, 15 e 13 anni.
L’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione di Torre del Greco e coordinata dalla Procura della Repubblica, è scaturita dalla denuncia della donna che, lo scorso 17 giugno 2021, aveva denunciato ai militari di aver subito negli anni della convivenza coniugale continue e reiterate minacce e e violenze, fisiche e morali, da parte del marito.
LA DENUNCIA DELLA FIGLIA LA scorsa settimana MENTRE CERCA DI STRANGOLARE LA MAMMA
L’ultimo episodio si era verificato proprio la mattina del 17 giugno quando l’uomo, dopo aver minacciato di uccidere i genitori della donna e la figlia, aveva dapprima tentato di strangolarla e poi l’aveva ripetutamente schiaffeggiata. Decisivo, ai fini delle indagini successive, è stato il contatto della vittima con un maresciallo dei Carabinieri della Stazione Capoluogo, che aveva fornito il proprio numero di telefono diretto alla vittima nel caso in cui quest’ultima avesse avuto bisogno di aiuto.
La mattina successiva a quella della denuncia, il Maresciallo della Stazione dei Carabinieri era stato contattato dalla figlia della vittima, che aveva chiesto aiuto dal momento che il padre stava nuovamente maltrattando la madre.
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Le delicate indagini hanno permesso di ricostruire un allarmante quadro familiare, caratterizzato da continue violenze e soprusi, iniziati fin dal 2006. Fondamentali si sono rivelati anche i video girati dalla donna nell’ambito delle mura domestiche, che hanno consentito di riscontrare in modo oggettivo quanto dalla stessa denunciato.
L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Napoli – Poggioreale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Articolo pubblicato il giorno 25 Giugno 2021 - 12:10