foto di repertorio
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Ieri sera verso le 20.00 circa un detenuto 30enne straniero dopo il giro di controllo del personale addetto, si è messo un cappio al collo attaccandolo alla finestra della camera di pernottamento dove alloggiava da solo.
Solo il tempestivo intervento provocato da un rumore che solo i poliziotti penitenziari conoscono e cioè la caduta dello sgabello (che non sempre avviene) utilizzato per salire ed appendersi, ha provocato la reazione fulminea del personale di Polizia Penitenziaria di turno.
Gli agenti intervenuti son riusciti a salvare l’uomo che si è procurato un gran livido al collo. Per il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci: “Quasi ogni giorno il personale di Polizia Penitenziaria salva una vita umana all’interno dei penitenziari italiani, ma non sempre il finale di questi eventi critici è lieto, viste le ataviche carenze di risorse umani e strutturali, e il sovraffollamento di molti penitenziari sul territorio”.
Per il vice segretario regionale Osapp Campania, Luigi Castaldo: “Purtroppo a Napoli Poggioreale si è all’ordine del giorno a far fronte ad eventi critici del genere, non a caso è di qualche settimana fa del suicido di un detenuto le cui sorti infauste sono state altre, non sempre l’evento è a lieto fine e pertanto il plauso va esclusivamente a quei baschi azzurri in prima linea come gli Angeli in uniforme della Polizia Penitenziaria del G.Salvia che in questo caso come in tanti altri, hanno salvato il giovane straniero”.
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Continua Castaldo: “Gli istituti penitenziari campani necessiterebbero di maggiori attenzioni dal mondo politico, affinché il Corpo di Polizia Penitenziaria possa espletare il proprio mandato istituzionale nei migliori dei modi a vantaggio dell’interesse collettivo, investendo maggiormente sul Corpo di Polizia Penitenziaria che all’ombra di una società, ogni giorno h24, espleta un delicato e complesso lavoro”.
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