Foto di arcihvio
I dipendenti dovevano sottostare agli orari di lavoro previsti ,diversamente per loro era pronta la lettera di licenziamento.
Si trovano ora agli arresti domiciliari ,due casertani, padre e figlio di 63 e 29 anni che vivono a Viterbo. Per loro la pesante accusa di sfruttamento sul posto di lavoro di almeno 13 extracomunitari tutti in regola sul territorio nazionale.
I due, gestori di una nota catena di distribuzione di carburante in tutta la provincia di Viterbo, sottoponevano i lavoratori a turni massacranti che sfioravano anche la soglia di 12 ore consecutive, retribuite circa 3 euro all’ora, senza riposo né ferie né pause.
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Nei pressi delle strutture di distribuzione gli extracomunitari alloggiavano in condizioni igienico sanitarie molto discutibili e anche in questo caso alla location avevano provveduto i due casertani.
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