Caserta. Su proposta dell’assessora alla Programmazione Finanziaria e alle Entrate, Gerardina Martino, la Giunta comunale ha approvato nel corso della sua recente riunione tre delibere, attualmente in corso di pubblicazione.
Le delibere vertono sulla presa d’atto del PEF (Piano economico Finanziario) per la parte dei rifiuti, sul Regolamento di disciplina della Tassa Rifiuti (TARI) e sulle tariffe della TARI e passeranno ora all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.
“Il costo totale del servizio per il 2021 definito nel PEF – spiega l’assessora Martino – è di 21.125.525 euro, base dalla quale partire per definire le tariffe. Il Regolamento approvato assorbe tutte le modifiche intervenute con il decreto legislativo 116/2020 che ha modificato il Testo unico ambientale, in particolare quelle relative al tributo. I rifiuti sono ormai classificati come urbani o speciali, scompaiono quelli assimilati.
Fattore importante di questo nuovo Regolamento è l’inserimento più forte di temi ed esigenze della Transizione Ecologica: dal giugno 2022 – il termine era fissato nel mese di maggio per il 2021 – le aziende e le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani potranno svincolarsi dal servizio pubblico, a patto che il conferimento della frazione a terzi sia indirizzata al recupero, al riciclo e al riuso, ottenendo uno sconto sulla parte variabile della tariffa e con la possibilità di rinnovare questa scelta in ogni annualità successiva.
Le passate agevolazioni e esenzioni rimangono invariate e sono numerose (tra esse quelle per gli edifici di culto, per le associazioni senza scopo di lucro e per quelle ambientali o di accoglienza, per le piccole abitazioni ove risiedono persone anziane, per i microappartamenti, per le famiglie a reddito zero) per un totale di 2 milioni di euro. Per le categorie abbiamo affrontato e risolto alcune passate incongruenze, come per i parcheggi scoperti prima assimilati alle autorimesse, per la Reggia, per i set cinematografici prima assimilati alle sale cinematografiche e la cui precedente classificazione penalizzava l’attrattività e il valore del nostro territorio per questo importante comparto produttivo.
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Tutto ciò è compreso in una scelta rivoluzionaria, voluta espressamente dal sindaco Carlo Marino: la riduzione di tutte le tariffe del 7 %, sia quelle per le utenze domestiche che per le non domestiche. A ciò vanno aggiunte le agevolazioni derivanti dalle risorse del Decreto Sostegni per 1 milione di euro da applicare a cura di Publiservizi a monte dell’imposizione fiscale attraverso i codici Ateco alle imprese pregiudicate da chiusura o restrizioni a causa del Covid, oltre che per 1 milione e 500mila euro, ad esaurimento, con il 30 % ai cittadini che dimostreranno un trascorso disagio per cassa integrazione o disoccupazione, il 15% ai professionisti impediti nell’esercizio dell’attività dagli effetti dell’emergenza sanitaria e della quarantena, il 15% alle strutture ricettive.
Tutte le modalità precise per aderire alle agevolazioni potranno essere rese note note solo nel periodo di applicazione del Regolamento e delle tariffe, dopo l’approvazione del Consiglio comunale”.
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