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Aspirapolvere domestico, quali sono le caratteristiche da valutare

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L’aspirapolvere è uno strumento essenziale per mantenere pulita la nostra abitazione: la sua presenza è ormai comune nelle case dei consumatori e la varietà dei modelli in commercio consiglia di analizzare a fondo le caratteristiche che possono segnare la differenza tra di loro.
Oggi esistono modelli di ogni genere, performanti e per tutte le necessità: andiamo a vedere quali sono i criteri da privilegiare nell’acquisto di un aspirapolvere.

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La struttura

Il primo fattore da esaminare è quello relativo alla struttura. Ovvero al peso e alle dimensioni dell’elettrodomestico che dovremo utilizzare nelle operazioni di pulizia. Il modello ottimale è quello che limita il peso, affaticando quindi di meno l’utente, e si sposta meglio adattandosi anche agli angoli difficili da raggiungere. Anche l’impugnatura del manico è da tenere in considerazione. Una impugnatura ergonomica del manico può contribuire a stancare meno, mentre lo sterzo è in grado di fluidificare il movimento del motore a traino dietro di noi, anche nel caso in cui si rendano necessari rapidi cambi di direzione.

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I consumi e le prestazioni

Il secondo fattore che occorre valutare in sede di scelta di un aspirapolvere è quello rappresentato dai consumi e dalle prestazioni: se è vero che ormai in commercio si trovano solo modelli recanti l’etichetta europea, quindi in grado di assicurare un elevato rapporto tra consumi e prestazioni, va comunque valutato che un conto è puntare su un aspirapolvere che rientri in classe A, quello che consuma di meno, e ben altro è invece optare per uno di classe E, in cui il dispendio energetico è maggiore. Il tutto va a tradursi in costi sulla bolletta energetica e, alla luce del costo dell’energia in Italia, fare un piccolo sacrificio per dotarsi di un modello di classe A può rivelarsi infine un investimento. Questo modello consuma tra i 10 e i 16 kWh all’anno, contro i 26 di un aspirapolvere di classe C.

La capienza del serbatoio

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Altro aspetto da prendere in considerazione nella scelta di un aspirapolvere, è poi la capienza. Ovvero quanto può contenere il suo serbatoio prima che si renda necessario svuotarlo. Capienza che deve naturalmente essere rapportata alla grandezza della propria abitazione. Solitamente, chi ha una casa grande dovrebbe optare per un modello da 2 litri.

La silenziosità

Infine, la silenziosità del dispositivo, un aspetto troppo spesso sottovalutato e invece importante. L’utilizzo di un aspirapolvere all’interno di una casa può produrre un notevole rumore, alquanto fastidioso. Solitamente si consiglia di puntare su un aspirapolvere silenzioso, ovvero su modelli la cui rumorosità vada a posizionarsi tra i 60 e i 65 decibel. Il giusto compromesso tra il livello di rumore e la potenza necessaria per espletare al meglio la propria funzione.

 

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Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2021 - 13:36
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