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Arresti Torre Annunziata, il senatore Ruotolo: “Questione morale, vera emergenza democratica”

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 Arresti Torre Annunziata, il senatore Ruotolo: “Questione morale, vera emergenza democratica”

Quando la politica abdica alla sua funzione si apre una questione di emergenza democratica. Anche Torre Annunziata, la città che nel 2019 aveva fatto pace con Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra, concedendogli la cittadinanza onoraria alla memoria, deve capitolare al malaffare.

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torre annunziata
foto dal web

Dopo gli arresti del dirigente tecnico del Comune sei mesi fa e dell’ex vicesindaco ieri per tangenti non restano che le dimissioni. Si è già dimesso Lorenzo Diana, garante della legalità, dichiarando che ‘c’è resistenza al cambiamento’, e la stessa strada dovrà percorrere, a questo punto, il sindaco del Pd, Enzo Ascione. Si, è un’emergenza democratica perché a migliaia di cittadini è impedito di essere correttamente governati.

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A Torre Annunziata con i suoi 41 mila abitanti, nella vicina Castellammare di Stabia con gli oltre 60 mila abitanti dove si è appena insediata la commissione d’accesso per verificare eventuali infiltrazioni della camorra. E ancora a Torre del Greco dove il ministro deve decidere se inviare anche in questo comune di oltre 80 mila abitanti la commissione per verificare eventuali rapporti tra camorra e politica.

Don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli ha detto che ‘se la politica è lontana dalla strada, la politica è lontana dalla politica’. Ha ragione”. Lo ha scritto in un post su Facebook il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.


Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2021 - 13:40


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