Camorra, mafia nigeriana e traffico di eroina sulla rotta Campania-Sud Africa-Olanda: arrestata una coppia di corrieri napoletani all’aeroporto di Zurigo.
L’arresto di Anna Varlese, 24 anni e di Marco Liccardi, 25, allo scalo di Kloten a Zurigo in Svizzera con 20 chili di eroina, il 27 maggio scorso è un tassello di un’inchiesta che riscrive le rotte dei traffici di stupefacenti e le alleanze della camorra campana e dei broker della droga.
I due – assistiti dagli avvocati Fabrizio Plozner e Alexandro Maria Tirelli dell’International Lawyers associates – sono attualmente detenuti nelle carceri svizzere dopo la ‘convalida’ dell’arresto chiesta e ottenuta dalla locale Procura che indaga sull’episodio insieme alla polizia internazionale.
L’arresto. I due – secondo quanto ricostruito fino ad ora – sono partiti da Napoli, apparentemente come una coppia in vacanza, in pieno lockdown da Covid-19, diretti in Sud Africa nella metropoli di Johannesburg. Un viaggio che i due giovani corrieri napoletani – incensurati – hanno concluso allo scalo di Zurigo il 27 maggio scorso, quando sono stati fermati e perquisiti dalla polizia frontaliera svizzera mentre stavano per proseguire il loro viaggio verso l’Olanda, ad Amsterdam, dove presumibilmente avrebbero consegnato il preziosissimo carico. Avrebbero concluso un affare che sul mercato dello spaccio nazionale e internazionale vale circa due milioni di euro per una partita di eroina acquistata in Sud Africa a poche centinaia di migliaia di euro.
Liccardi e Varlese avevano nascosto la droga in grosse valigie, tentando di camuffare l’odore dello stupefacente e sfuggire al controllo dei cani anti-droga, ma il viaggio dei due – probabilmente – era già ‘tracciato’, ai funzionari è sorto il sospetto che stessero trasportando della droga e, dunque, non sono riusciti ad evitare le manette.
Le nuove rotte della droga. L’arresto, per gli inquirenti, è un tassello importante per delineare le nuove rotte per l’ingresso della droga in Europa, ma soprattutto per capire come la camorra campana si stia muovendo per alimentare i suoi business criminali e le nuove alleanze. I due arrestati, provengono dall’area a Nord di Napoli al confine con il casertano, dove pare si sia stretta una santa alleanza tra clan e broker della droga legati alle cosche e la mafia nigeriana che controllo i traffici di stupefacente provenienti dall’Africa e diretti al Nord Europa attraverso la Penisola. E i due potrebbero essere proprio dei corrieri, ingaggiati dalle cosche napoletane dei Nuvoletta-Polverino che operano nell’area a Nord di Napoli e che, grazie ai contatti con i Nigeriani, possono acquistare grosse partite di stupefacente dal Sud Africa.
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E proprio Johannesburg sarebbe diventato il nuovo ‘Sud America’ per i trafficanti di droga. L’eroina proveniente dall’Afghanistan viene trasportata via mare ai porti dell’Africa orientale (Somalia, Kenya, Tanzania e Mozambico) e poi da lì – via terra – arriva fino in Sud Africa da dove poi riparte per arrivare in Europa. Johannesburg, quindi, sarebbe uno dei principali depositi e punto di partenza per le spedizioni di grossi quantitativi di droga. Gli scarsi controlli agli scali e ai container dove vengono stipate le partite di stupefacente, ma anche la corruzione dilagante, ha fatto diventare il Sud Africa il nuovo ‘Klondike’ per i trafficanti europei e campani.
Un affare che non è sfuggito ai clan della camorra e che sarebbe dietro l’arresto dei due corrieri napoletani arrestati la settimana scorsa. L’inchiesta che impegna diverse Procure antimafia italiane e la polizia internazionale potrebbe portare a clamorosi sviluppi e ridisegnare la mappa geocriminale dei traffici di stupefacenti.
Rosaria Federico
Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2021 - 20:40