È in corso a Piazza dei Santi Apostoli a Roma il presidio dei lavoratori WHIRLPOOL di Napoli, insieme a delegazioni provenienti da tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. Alla iniziativa promossa da Fiom, Fim e Uil interverranno deputati e senatori invitati all’iniziativa. I sindacati temono che con la fine del blocco dei licenziamenti questa vertenza precipiti. Tra gli slogan ‘Napoli non molla’.
“Questi lavoratori – spiega Tibaldi- sono soltanto i primi che saranno costretti a scendere in piazza perche’ con la fine del blocco dei licenziamenti,senza politiche industriali, senza una riforma degli ammortizzatori sociali, per questa gente si prepara il disastro, determinato da aziende che chiedono solo d guadagnare di piu'”. Lo afferma Barbara Tibaldi di Fiom Cgil, in occasione della mobilitazione dei lavoratori della Whirlpool di Napoli arrivati a Roma per protestare contro la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento. Sono un centinaio quelli arrivati in piazza Santissimi Apostoli urlando “vergogna!” E “Napoli non molla!”.
“L’azienda non indietreggia le multinazionali non indietreggiano, rischiamo il disastro”, aggiunge. “Oggi ci rivolgiamo alle forze politiche per sapere se questo parlamento e’ fatto da una sola persona o da piu’ persone che collettivamente rispondono”. “Abbiamo ascoltato buone parole e impegni precisi vediamo, se questo Paese e’ governato da un Parlamento o da un uomo, quindi noi torniamo, non arriviamo allo sblocco dei licenziamenti cosi’, torniamo a Roma molto prima dello sblocco, tra 15 giorni, o con uno sciopero che svuotera’ tutti gli stabilimenti”. Lo afferma Barbara Tibaldi della Fiom Cgil, chiudendo la manifestazione dei lavoratori di Whirlpool a cui hanno preso parte diversi esponenti politici da Nicola Fratoianni a Giuseppe Provenzano, a Cantalamessa della Lega a cui si rivolge: “ci aspettiamo – dice – di riaprire una discussione con il governo, con il ministro e con l’azienda che sia di garanzia e di rispetto di un nuovo patto”.
“In un momento in cui si distribuiscono una quantita’ di soldi mai visti, sulla base di cosa? Visto che ci sono aziende che non rispettano gli accordi”. “Nel momento in cui si distribuiscono i soldi – spiega -si vincoli chi quel denaro lo prende a rispettare i patti i presi. Noi siamo la dimostrazione che senza vincoli, le aziende prendono i soldi, i marchi e gli spazi di mercato per andare a produrre dove si guadagna di piu’. Cosa sara’ questo Paese: una grande distribuzione di denaro ad aziende che prendono e se ne vanno?”. “Ci aspettiamo fatti, non piu’ parole. Whirlpool si prepari”, avverte la sindacalista
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