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Vini pugliesi: alla scoperta del Negramaro

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Tra le tante produzioni fiore all’occhiello della Puglia bisogna sicuramente annoverare anche il vino. In pochi sono a conoscenza del fatto che la Puglia è una delle regioni italiane che vanta la maggiore produzione vitivinicola. Dopo un periodo di anonimato per i vini pugliesi, oggi il grande pubblico finalmente riscopre anche questo prodotto tipico.

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Il ritorno in auge dei vini pugliesi

Il cambio di marcia è legato soprattutto all’impegno di produttori locali che hanno investito nella qualità dei vitigni tradizionali delle terre pugliesi, riportandoli in auge. Una crescente attenzione e ricerca verso i vitigni autoctoni ha conquistato il pubblico che ovviamente non può trovare altrove certe varietà.

Quando si parla di vini unici della Puglia con maggiore risonanza, si fa riferimento al Negramaro, al primitivo, all’uva di Troia, alla Malvasia nera oppure al Bombino, sia bianco che nero. Molti di questi vini hanno ottenuto riconoscimenti importanti e premi ma soprattutto denominazioni che attestano la provenienza e la qualità come DOC, DOCG e IGT. Si tratta tutte di sigle che stanno, rispettivamente, per denominazione d’origine controllata, denominazione di origine controllata garantita e Indicazione geografica tipica. Chi è alla ricerca di idee per i regali di Natale non può sbagliare se sceglie i vini pugliesi.

Il vino Negramaro

Anche i vini rosati sono una vera eccellenza pugliese, ma forse quello che rappresenta maggiormente le terre di Puglia è Il Negramaro. Si tratta di un vino tipico della zona del Salento prodotto soprattutto nelle province di Taranto, Brindisi, Lecce ma anche Bari. Il suo sapore e il suo profumo sono inconfondibili, tanto da renderlo davvero unico e inimitabile. La maggior parte delle volte si imbottiglia da solo per esaltarne le qualità organolettiche ma può anche essere uno dei vitigni di un blend per vini più complessi e ricercati. Inoltre, si utilizza per i rosati. In passato il Negramaro veniva utilizzato per “tagliare” altri vini grazie alla sua concentrazione di zuccheri. Oggi però viene apprezzato soprattutto in purezza.

Per quanto riguarda il suo aspetto, il vino Negramaro si caratterizza per un colore molto intenso rosso rubino con riflessi neri. Il profumo è anch’esso molto intenso, fruttato e addirittura con sentori di tabacco. In bocca risulta rotondo con un gusto persistente che riempie ma anche asciutto e leggermente amarognolo, da qui il suo particolare nome. La gradazione alcolica è piuttosto elevata, intorno ai 13°.

Si tratta di uno dei vitigni più antichi che ci siano poiché già i greci lo coltivavano nelle terre pugliesi dal VII sec a.C. Moltissime persone che visitano la meravigliosa Puglia non possono esimersi dal visitare non solo i famosi ulivi centenari ma anche i vitigni di Negramaro che caratterizzano il paesaggio in maniera prorompente. Infatti, è piuttosto facile trovare vigneti e pergolati percorrendo qualsiasi strada.

La vite di Negramaro è vigorosa e garantisce una produzione abbondante. I grappoli hanno una dimensione media e sono piuttosto corti. L’acido di uva è ovale con la buccia spessa e consistente. Il colore del grappolo è tra il nero e il viola.

 

 


Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2021 - 12:20

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