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Uccise e fece a pezzi attivista Lgtb, ergastolo definitivo per Ciro Guarente

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Uccise e fece a pezzi il 25enne Vincenzo Ruggiero: condanna definitiva all’ergastolo per Ciro Guarente.

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna inflitta in primo e secondo grado all’ex marinaio 39enne che nel luglio del 2017 uccise il ragazzo di Parete e seppellì i resti a Ponticelli.

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l giovane, attivo nel mondo della determinazione dei diritti delle persone omosessuali, venne ucciso a colpi di pistola da Guarente e poi fatto a pezzi. Il cadavere così ridotto fu nascosto in autolavaggio del quartiere napoletano di Ponticelli, e trovato sotto un massetto di cemento nel punto dove solitamente c’era il cane da guardia.
Il movente delineato dagli inquirenti e confermato dalle sentenze era quello della gelosia nei confronti della sua ex compagna trans Heven Grimaldi che da qualche tempo conviveva con Ruggiero.

Il delitto, cruento, avvenne la sera del 7 luglio 2017; Guarente si presentò ad Aversa a casa di un’amica trans di Ciro Ruggiero, Heven Grimaldi, ex compagna dell’assassino che all’epoca ospitava Vincenzo.

Ciro Guarente uccise Ruggiero quindi lo avvolse in un tappeto, lo fece a pezzi, lo cosparse di acido muriatico e cemento e nascose le parti in un autolavaggio a Ponticelli.

Dopo i primi due gradi di giudizio, anche la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per l’agghiacciante omicidio.


Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2021 - 10:59 / di Cronache della Campania


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