Torino. E’ morto uno dei bambini ricoverati al Regina Margherita di Torino per le gravissime lesioni riportate nell’incidente della funivia Stresa-Mottarone.
Lo hanno riferito fonti mediche dell’ospedale. Era stato intubato in Rianimazione.
Il bambino, di un’eta presumibilmente di 9 anni, non essendo al momento noti i suoi dati anagrafici, era giunto in ospedale nel primo pomeriggio di oggi in condizioni molto gravi ed aveva avuto un arresto cardiaco. Restano molto critiche anche le condizioni dell’altro piccolo, rimasto ferito, di circa 5 anni, sottoposto ad un intervento chirurgico per la stabilizzazione delle fratture agli arti.
Ma rimane in pericolo di vita come ha detto il direttore sanitario della Città della Salute, Giovanni La Valle.
“Il bambino piu’ piccolo che e’ arrivato cosciente e parlava italiano, che ha un’eta’ di circa 5 anni, – ha detto ancora il dottor La Valle – in questo momento e’ in sala operatoria per stabilizzare le fratture”. Il piu’ grande, che ha avuto anche un arresto cardiaco, non ce l’ha fatta. I sanitari hanno poi confermato di non essere stati contattati per avere notizie dei bambini: “Nessuno ha preso contatti. Non abbiamo informazioni neanche sui dati anagrafici”.
E tra le vittime che non sono sopravvissute alla tragedia avvenuta verso ora di pranzo ci sono altri bimbi. Lo ha confermato la sindaca di Stresa Marcella Severino, che scoppia a piangere al passaggio dei carri funebre con le prime vittime della funivia del Mottarone.
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Probabilmente tra le vittime ci sono anche alcuni stranieri. Lo rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Ci sono alcuni stranieri, ma le operazioni di identificazione – spiega – sono ancora in corso”.
La cabinovia su cui viaggiavano 15 persone è precipitata per ”15-20 metri, poi ha rotolato per qualche decina di metri e si è fermata contro due tronchi di alberi”. Ha detto il tenente colonnello Giorgio Santacroce. L’incidente è avvenuto poco prima delle 12 e l’impatto è stato devastante tanto che alcuni corpi sarebbero stati sbalzati e trovati ad alcuni metri di distanza dal cavo tranciato.
Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati. “Per motivi sanitari (legati alle misure anti-Covid, ndr) – conclude il colonnello Santacroce – viaggiava un numero inferiore di persone”, altrimenti il bilancio delle vittime avrebbe potuto essere ancora piu’ grave.
“Si e’ sentito un botto pazzesco, poi un altro meno forte, ma non abbiamo capito subito che si trattava della funivia”. Alcuni villeggianti che trascorrevano la domenica nella zona del Mottarone descrivono cosi’ il momento in cui si e’ staccata una delle due cabine della funivia causando 14 morti. “Era l’ora di pranzo – aggiunge chiedendo di restare anonima – Non abbiamo capito subito, poi abbiamo iniziato a sentire le sirene dei mezzi di soccorso e abbiamo capito che era successo qualcosa al Mottarone. E abbiamo avuto paura”.
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilita’ Sostenibili ha istituito una Commissione ispettiva con il compito di “individuare le cause tecniche e organizzative” che hanno provocato il gravissimo incidente della funivia di Stresa. Lo si legge in una nota del Dicastero, in cui si spiega che il Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims, Mauro Bonaretti, ha firmato il decreto istitutivo della Commissione di esperti, presieduta dal professor Gabriele Malavasi, che dovra’ redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l’incidente.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2021 - 19:47 / di Cronache della Campania