Il pubblico ministero Giovanni Corona del tribunale di Napoli ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e si prepara a chiedere il processo a carico di Luigi Carizzone, 70 anni di Aversa e responsabile proprio del Dsm con sede nella città normanna;
Patrizia Rampone, 60 anni di Aversa; Maria Rosalia Acinelli, 64 anni di Sant’Agata de’ Goti; Michele Alba, 48 anni di Caserta; Vincenzo Argenziano, 50 anni di Maddaloni; Vincenzo Bianco, 54 anni di Mugnano di Napoli; Nicola Bonacci, 69 anni di Aversa; Tamara Bonacci, 42 anni di Camigliano; Benedetto Brancaccio, 66 anni di Caserta; Barbara Buscema, 50 anni di Santa Maria a Vico; Martino Cantiello, 67 anni di Portico di Caserta; Anna Castiglio, 49 anni di Santa Maria Capua Vetere; Salvatore Catuogno, 43 anni di Quarto; Filippo Chierichella, 49 anni di Santa Maria Capua Vetere; Gabriella Chirico, 53 anni di Castel Morrone; Ciro Cozzolino, 52 anni di Caserta; Antonio D’Angelo, 51 anni di Trentola Ducenta; l’ex manager dell’Asl Mario De Biasio, 67 anni di Caserta; Pierangelo Della Morte, 59 anni di Napoli; Francesco Della Ventura, 59 anni di Vitulazio; Maria Di Lorenzo, 60 anni di Caserta; Valentino Di Michele, 63 anni di Cesa; Costanza Di Pietro, 40 anni di Aversa; Raffaele Ferrantino, 48 anni di Aversa; Giovanni Gaglione, 65 anni di Caserta; Gennaro Galluccio, 70 anni di Aversa; Victor Gatto, 47 anni di Aversa; Achille Germano, 66 anni di Capua; Vincenzo Giaquinto, 57 anni di Caserta; Pierluigi Grella, 28 anni di Aversa; Vincenzo Grella, 61 anni di Aversa; Loredana Iorio, 53 anni di Capua; Federico Iorizzi, 61 anni di Trentola Ducenta; Giuseppe Lasco, 63 anni di Caserta; Vincenzo Letizia, 57 anni di Caserta; Vincenzo Limone, 52 anni di Caserta; Alberto Marino, 61 anni di Casaluce; Maurizio Martucci, 60 anni di Santa Maria Capua Vetere; Emanuela Mascia, 46 anni di Aversa; Laura Messina, 44 anni di Aversa; Saverio Misso, 46 anni di Trentola Ducenta; Giuseppe Monti, 59 anni di Sant’Agnello; Antonio Morlando, 28 anni di Sant’Antimo; Giuseppe Morlando, 33 anni di Sant’Antimo; Raffaele Muscariello, 55 anni di Vairano Patenora; Nicola Nacchia, 63 anni di Lusciano; Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale, 62 anni di Sessa Aurunca; Giuseppe Ortano, 66 anni di Aversa; Lucia Ortodosso, 28 anni di Parete; Edoardo Pafferi, 64 anni di Santa Maria Capua Vetere; Filomena Pagano, 53 anni di Maddaloni; Anna Palermito, 44 anni di San Nicola la Strada; Libera Palmieri, 44 anni di Aversa; Antonio Papa, 53 anni di Marano di Napoli; Clemente Papa, 52 anni di San Felice a Cancello; Girolamo Parente, 59 anni di Grazzanise; Lucio Pesacane, 67 anni di Caserta; Samuele Piscitelli, 69 anni di Santa Maria a Vico; Cuono Puzone, 48 anni di Acerra e responsabile della coop Misericordia; Giancarlo Rizza, 58 anni di Caserta; Gaetano Romagnuolo, 47 anni di Napoli; Alfonso Salerno, 59 anni di Caserta; Pasquale Sannino, 52 anni di Aversa; Antonio Scarpa, 40 anni di Teverola; Michele Schiavone, 70 anni di Sessa Aurunca; Luana Sergi, 52 anni i Caserta; Margherita Sferlazza, 53 anni di Caserta; Paolo Spina, 68 anni di Trentola Ducenta; Antonio Stabile, 38 anni di Aversa; Antonietta Telese, 62 anni di Aversa. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Giuseppe Stellato, Gennaro Iannotti, Angelo Raucci, Carmine D’Onofrio, Umberto Pappadia, Emilio Martino, Vincenzo Domenico Ferraro, Gianluca Di Matteo e Luigi Iannettone.
L’indagine condotta dai Nas era partita da una serie di allontanamenti illeciti dal luogo di lavoro. Da lì si è scoperta una rete, il cui fulcro principale era Carizzone, che avrebbe ricevuto tangenti (soldi ma anche regali) per ‘dirottare’ pazienti psichiatrici presso strutture private senza tener conto delle esigenze terapeutiche e dietro pagamento di denaro, assoggettando l’onere di degenza, dalla somma di diverse migliaia di euro per ciascun paziente, a carico dell’Asl di Caserta.
Tra le condotte contestate anche quelle relative a progetti presentati da alcuni degli indagati e finalizzati alla cura di pazienti rientranti nelle cosiddette fasce deboli svolti solo su carta, con danno dei pazienti che avrebbero dovuto usufruirne.
La Procura di Napoli Nord ha svelato anche la turbativa per l’affidamento di appalti all’Asl, tra cui quello del 118 affidato alla Misericordia di Puzone. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’appalto sarebbe stato affidato dietro corresponsione di denaro o altre utilità tra cui l’assunzione di familiari di uno dei componenti della commissione dell’Asl, aggiudicataria dell’appalto, o altri dipendenti compiacenti dell’Azienda Sanitaria locale casertana. Tra gli appalti irregolari anche quelli relativi ad alcuni lavori a “Villa Scarface”, confiscata al boss dei Casalesi Walter Schiavone ed affidata all’Asl, Il presidente del consiglio regionale Oliviero è indagato per traffico di influenze.
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