#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 1 Aprile 2025 - 15:36
14.1 C
Napoli
Ottaviano, Lucia Iervolino morta ustionata: marito portato in caserma
Il compositore Vincenzo Crimaco, noto per il successo nei servizi...
Attori & Spettatori” compie 25 anni:
special event a Napoli 
nel...
Federico II: Medicina Clinica e Chirurgia punta su IA e...
Rissa a Vitulazio: notificati cinque Daspo urbani dal Questore di...
Reggia di Caserta: porte aperte alle Serre di Graefer per...
Capaccio, 15enne ferito alla testa: escluso il pestaggio
Messina, Stefano Argentino, l’assassino di Sara Campanella: “La seguiva e...
Bullismo e cyberbullismo: a “La Birreria” di Napoli i ragazzi...
Tragedia a Ottaviano: donna muore ustionata nella sua abitazione
Junker: il tutor digitale per la raccolta differenziata arriva a...
Pubblicazione in libreria dell’autobiografia di Nunzio Bellino “Cuore elastico”
Il clan di Bari guidato dal boss Misceo dal carcere...
Peppe Barra si esibisce al Teatro Sannazaro con “Assolo per...
Napoli, Gratteri: “Forze dell’ordine a corto di migliaia di uomini,...
Secondigliano, va ai colloqui in carcere con un cellulare nascosto...
Napoli, sosta selvaggia a Vico Tarsia: bambini costretti a scavalcare...
Samarcanda Teatro partecipa alla stagione teatrale di Arcoscenico a Cava...
Guerra e Pace: l’evento conclusivo di Fo Teatro al Teatro...
Il bello di sbagliare, presentazione del libro di Enrico Castelli...
Sparanise, tenta di accoltellare il rivale in amore e colpisce...
Scarcerato Luigi Floriano, noto pregiudicato di Arpaia
Scoperta eccezionale a Pompei: rilievo funebre di una coppia dalla...
Una canzone per l’autismo in uscita il 2 aprile: “Il...
Debutto nazionale di “Le anime morte di Mazzotta” al Teatro...
Truffa ai danni di un’anziana a Perugia: arrestati due napoletani
Il sindaco di Qualiano: “Ospitare il centro sportivo del Napoli...
Pompei: minacciata dal nipote, donna si barrica in casa e...
Quel fenomeno di MANDRAKE, sbanca al cinema e fa sold...
Qualiano: i Carabinieri incontrano gli studenti per promuovere la cultura...

San’Antimo, i familiari di Giuseppe Dell’Omo, morto sul lavoro, chiedono giustizia

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Chiedono giustizia e lo ricordano a due anni dalla morte sul lavoro i familiari di Giuseppe Dell’Omo.

L’operaio di 54 anni  morì la mattina del 10 maggio del 2019. Stava lavorando sul tetto di una ex distilleria in via Marconi, a Sant’Antimo, quando ci fu un crollo che non gli lasciò scampo.

PUBBLICITA

I familiari gli scrivono una lettera di ricordo: “Con questa lettera volevamo nel ricordare il nostro caro Peppe, riportare l’attenzione sulla tragedia che ci ha colpito il 10 maggio del 2019 quando di primo mattino ci fu data terribile notizia della morte del nostro Peppe O’ Nir.
A distanza di 2 anni sembra che le cose per i lavoratori non siano poi cambiate tanto in termini di sicurezza sul lavoro visto che ogni giorno qualcuno qua e là muore sul posto di lavoro, e soprattutto dalle nostre parti ancora oggi si continua a lavorare in nero, con scarsa sicurezza e sottopagati”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE Il nipote del sindaco d Casagiove e compagna morti in un incidente

Una denuncia forte che continua così:  “Bene a questi “Datori di Lavoro” volevamo ricordare il dolore che si prova nel perdere un figlio, un fratello, un compagno, un padre. Il dolore di nostra madre che non passa giorno senza che ne parli, che ne senta la mancanza o che gli dedichi un pensiero, che ancora oggi a distanza di due anni ne soffra tremendamente anche se non lo da a vedere.
Un dolore che ti fa venire i crampi allo stomaco e ti fa rimbombare nel cervello sempre la stessa domanda..Ma perché uno che si alza per fare il suo lavoro onestamente deve non ritornare più a casa?
Per colpa di un Sistema che a S.Antimo viene gestito da anni dai soliti Noti, Amministratori della casa comunale compiacenti, ad “Uomini in divisa” compiacenti, a ditte che possono cambiare nome ogni tanto ma che sono riconducibili a Personaggi Noti ai più per le loro organizzazioni criminali, a ingegneri o meglio Dottori, che in sede di dibattito processuale pur essendo imparentati tra di loro, innanzi ad un Pubblico Ministero fanno credere che non si conoscono.
Nel concludere vorremmo ringraziare la Magistratura che piano piano sta facendo un egregio lavoro in sede processuale per dare giustizia al nostro Peppe.
Nel concludere vorremmo far capire che cosa si prova a non poter più avere rapporti con una persona cara a cui non puoi più chiedere consigli, scherzarci, salutarlo, abbracciarlo dargli un bacio e dirgli CIAO.
Ecco oggi noi Fratelli e sorelle unitamente alla nostra Mamma diciamo CIAO PEPPE sei e resterai sempre nei nostri cuori”.


Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2021 - 08:14

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento