span style="font-size: 1.1429rem;"> I Carabinieri di Eboli in provincia di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Salerno nei confronti di 4 indagati (3 in carcere e uno ai domiciliari) gravemente indiziati, a vario titolo, di rapina a mano armata e sequestro di persona in concorso tra loro.
I 4 indagati sono accusati di aver messo a segno la rapina a mano armata avvenuta lo scorso 13 agosto nella filiale della Banca di credito cooperativo di Buccino e comuni cilentani, nel comune di Palomonte, nel corso della quale il direttore fu sequestrato all’interno della banca e costretto a fornire la chiave della cassaforte. Dalle indagini è emerso che l’ideatore della rapina era uno dei dipendenti, 46enne salernitano, il quale, appena trasferito nella filiale di Palomonte, con la collaborazione di un suo amico pregiudicato, 59enne di Ogliastro Cilento, reclutò i due esecutori materiali della rapina, un 52enne e un 46enne entrambi di Salerno.
Il dipendente non solo sapeva che quel giorno non sarebbe stato presente il collega di sportello, in ferie, ma era anche l’unico a conoscere la circostanza che proprio il 13 agosto, diversamente dal solito, all’interno della cassaforte era custodita un’ingente somma di denaro, oltre 110mila euro, risultante dalla provvista necessaria all’approvvigionamento dello sportello Atm per la chiusura di Ferragosto e da un cospicuo versamento appena effettuato da un correntista.
Attraverso le intercettazioni ambientali è stato possibile ascoltare le conversazioni tra il dipendente e l’amico 59enne sulla necessità di recuperare la propria parte del bottino, ancora trattenuto interamente dai complici. I tentativi di recupero della somma portati avanti dai due sono stati seguiti in tempo reale dai Carabinieri, che sono stati così condotti sotto casa di uno degli esecutori materiali della rapina, il 52enne ex compagno di cella del 59enne durante la detenzione a Sant’Angelo dei Lombardi e nel carcere salernitano di Fuorni.
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Qui si è svolto un teso faccia a faccia tra i complici. L’individuazione del primo esecutore della rapina ha permesso agli investigatori di individuare anche il secondo, 46enne, autore delle lesioni inferte al direttore della banca il giorno della rapina.
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