“Amate signori e signore”: un inno alla vita e all’amore, il bellissimo messaggio di Christian Volpi, il 22enne canoista di Livorno, che ha perso le gambe in un drammatico incidente stradale all’inizio di maggio a Livorno.
Christian è una vera forza della natura e per lui è mobilitato il mondo del web con una gara di solidarietà nella quale sono state raccolte decine di migliaia di euro per le sue cure e per rimetterlo in piedi.
Sul suo profilo Facebook ha scritto un lungo post per raccontare la sua rinascita. Un vero inno alla vita e all’amore. Ecco il testo integrale della sua lettera:
“Spero per una volta di fare un buon utilizzo dei social media, per raccontarvi in parte quel che è la mia storia di queste ultime due settimane. Parliamoci chiaro, sono un miracolo vivente, senza gambe, ma vivente😂 anche se non è questo il punto. Sono sempre stato un ragazzo sorridente, sempre pieno di energie, che ha sempre cercato di farsi in quattro per gli altri e questo non lo dico io, ma chi mi conosce, forse è per questo che la campagna di raccolta fondi per me è salita così vertiginosamente, ma continua a non essere questo il punto. Secondo I medici io sono un miracolo vivente, chiunque quel giorno mi ha soccorso mi aveva dato per spacciato, eppure eccomi qui a scrivere queste due o tre cazzatelle su Facebook.Quel giorno la morte è venuta da me, e forse, con lo stesso modo in cui sorrido a tutti, ho sorriso anche a lei, lasciandola tanto impressionata da darmi una seconda possibilità. Ma perché avrebbe dovuto mi dico io… Bo… Sarà… Però una cosa è certa, sono poche le persone che hanno la possibilità di nascere due volte ed io sono tra queste, quindi cercherò di sfruttare questa seconda occasione al massimo, partendo da qui. Il giorno successivo all’incidente, al mio risveglio, ho scoperto il danno che avevo avuto e non vi nego che è stato un forte trauma. Una sensazione di dolore, di dispiacere e di frustrazione hanno offuscato la mia mente, in preda a così tanti sentimenti negativi che non vi dico nemmeno, perché solo le persone che ci sono passate lo possono provare, soprattutto così giovani come me. Ma poi, dopo poco dal mio risveglio, ho rivisto mio padre e mio fratello, e il mio cervello si è rasserenato, come quando dopo un grande e forte temporale c’è il sole”.
“Mi sono sentito pieno di amore, ce n’era così tanto che lo sentivo emanare da quelle tre tende che facevano da muro. Mi sono subito calmato, e ho pian piano realizzato cosa fosse davvero importante. Quel giorno ho imparato veramente ad amare, quel giorno ho smesso di essere arrabbiato, eppure ho perso le gambe. Si è vero, ho perso le gambe, ma non il cuore. Quindi vorrei cominciare a sfruttare questa seconda vita da qui, dicendovi solo una parola: AMATE. Amate il più possibile, perché la vita è troppo breve per essere mangiata dall’odio, dall’avidità, da tutti quei pensieri negativi che ognuno si porta sempre dietro come un grosso macigno che pesa sulla schiena. Liberatevene, perché non serve a niente, vi farà solo stare male e stancare senza motivo. Imparate ad apprezzare qualsiasi cosa la vita vi ponga davanti, dal più particolare al più banale dei gesti. Un fiore bellissimo, un tramonto,un abbraccio, il sorriso di un bambino. Imparate ad amare signori e signore, perché questo mondo ha bisogno di amore più che mai oggi. Non voglio che sia io a dirvi cosa fare, sono solo un ragazzo di 22 anni che ha deciso di sfruttare il suo “piccolo incidente di percorso” che mi rende visibile sui social per cercare di mandare un messaggio, un messaggio che reputo importante. Da dopo l’incidente non mi sento un disabile, non mi sento un menomato, non mi sento niente di tutto ciò. Avrò perso qualcosa fuori, ma ho preso tanto dentro. Un piccolo sacrificio da pagare per capire quanto sia importante la vita, e quanto questa non debba essere sprecata. Spero che questo messaggio arrivi più lontano che mai… E non parlo di lontananza fisica, ma che faccia breccia dentro chiunque lo legga, perché è questo il mio obbiettivo. Detto questo, auguro a tutti una buona serata. Che la vita vi sorrida sempre, e se non lo farà lei, potrete sempre contare su di me. Ps:nei seguenti giorni all’incidente è capitato più e più volte di piangere, ma dalla felicità. ❤️ Vi voglio bene❤️🙏”
Articolo pubblicato il giorno 25 Maggio 2021 - 21:00