Tre ergastoli, ciascuno con l’isolamento diurno di un anno.
E’ questa la richiesta formulata dalla Procura di Napoli alla terza Corte di Assise (presidente Lucia La Posta) davanti alla quale si sta celebrando il processo per la morte del poliziotto Pasquale Apicella, l’agente scelto morto all’eta’ di 37 anni nel tentativo di bloccare gli autori di un tentativo di furto al bancomat di una banca a Napoli. I tre ladri la notte del 27 aprile 2020, usarono la loro potente Audi come un’arma scagliandosi a fortissima velocita’ contro la “pantera” a bordo della quale c’era Apicella che ostruiva loro il passaggio.
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Un quarto componente della banda, che prese parte al furto ma non all’omicidio, e’ stato gia’ giudicato e condannato con il rito abbreviato a sei anni di reclusione per reati minori. Sul banco degli imputati figurano Fabricio Hadzovic, 40 anni, l’autista dell’Audi A6 che si e’ scontrata a tutta velocita’ contro la “volante” della polizia sulla quale si trovata Pasquale Apicella, Admir Hadzovic, 27 anni, e il 39enne Igor Adzovic.
L’ultimo componente la banda e’ Renato Adzovic, 23 anni. Le richieste sono state formulate al termine della requisitoria dai sostituti procuratori Cristina Curatoli e Valentino Battiloro, che hanno coordinato le indagini insieme con il procuratore aggiunto Rosa Volpe. Giuliana Ghidotti, la moglie di Apicella, e’ di recente entrata in Polizia dopo avere frequentato un corso riservato ai familiari delle vittime del dovere presso la Scuola Allievi di Caserta. Oggi, in udienza, hanno anche discusso gli avvocati delle parti civili che si sono costituite al processo tra cui figura anche Gennaro Razzino, avvocato di parte civile della signora Ghidotti.
Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2021 - 18:07