Nascondeva 360mila euro nel doppiofondo di una Mercedes: il Riesame conferma il sequestro del danaro ad un 49enne napoletano.
Nei giorni scorsi, i giudici del tribunale del Riesame di Vicenza hanno ritenuto di non dover accogliere il ricorso di un indagato per rientrare in possesso di 15.057 banconote di vario taglio – sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360mila euro, unโautovettura Mercedes – classe B e il congegno elettronico/meccanico che permetteva lโapertura del doppiofondo. In seguito al rigetto del riesame, restano cautelati i valori sequestrati preventivamente dalle Fiamme Gialle di Bassano del Grappa. In particolare, si tratta dellโoperazione con la quale, lo scorso mese di marzo, i finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa, nellโambito di unโattivitร mirata al contrasto dei traffici illeciti, al fine di reprimere i fenomeni di illecito economico-finanziario e di garantire un presidio di sicurezza per i cittadini, nel territorio del Comune di Pianezze, avevano fermato e sottoposto a controllo un 49enne, nato e residente in provincia di Napoli, a bordo di una Mercedes, modello classe B, con targa italiana.
A seguito di controlli, il soggetto controllato era stato denunciato alla Procura di Vicenza per il reato di ricettazione ed erano state sequestrate le banconote di vario taglio – sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360.000 euro, unโautovettura Mercedes – classe B ed il congegno elettronico/meccanico che permetteva lโapertura del doppiofondo.
La ricostruzione effettuata dai finanzieri, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha indotto il Tribunale del Riesame a rilevare e confermare i molteplici indizi della provenienza illecita del denaro (disponibilitร di una quantitร di denaro in contanti ben al di sopra della soglia di utilizzabilitร prevista dalla legge; occultamente della stessa in un vano dellโautovettura, azionabile con un congegno meccanico, allโevidenza installato appositamente allo scopo di nascondere beni in occasione di eventuali controlli su strada; false dichiarazioni rese agli operanti in ordine al fatto di non trasportare valori; presenza dellโindagato in un Comune lontano da quello di residenza per motivi di lavoro; omessa presentazione di dichiarazioni dei redditi a far data dal 2013) e il fumus del reato presupposto, individuabile anche in quello di furto o di rapina, atteso che su alcune banconote รจ stata rilevata la presenza di macchie di inchiostro riconducibili allโazionamento di sistemi antifurto, che si attivano, rilasciando il liquido, al tentativo di forzare casseforti, sportelli ATM e veicoli adibiti al trasporto valori.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE:Napoli, la polizia smantella i clan di San Giovanni: arrestati in 37ย
Le indagini continuano per i acquisire ulteriori elementi in merito alla provenienza e alla destinazione dellโingente somma di denaro sequestrata, nonchรฉ allโorigine della stessa in relazione a sottese operazioni di transazione. Lโoperazione in questione รจ sviluppata trasversalmente facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo ed รจ mirata allโaggressione dei patrimoni illeciti, consentendo di colpire le organizzazioni criminali nel cuore del proprio interesse: ossia lโarricchimento economico e patrimoniale; e di restituire alla collettivitร per finalitร sociali, in caso di condanna dellโindagato, i beni accumulati illecitamente.
Articolo pubblicato il giorno 17 Maggio 2021 - 09:05