“Nel periodo compreso tra il 5 e 18 maggio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,72 (range 0,65- 0,78), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava allo 0,78), e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute, riportato dall’agenzia DIRE.
“Questa settimana – prosegue il report – continua il calo nell’incidenza settimanale (51 per 100.000 abitanti (17/05/2021-23/05/2021) vs 73 per 100.000 abitanti (10/05/2021-16/05/2021). La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente e l’incidenza è molto vicina a livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi”.
Nel monitoraggio settimanale si legge che “questa settimana nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (15%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.689 (18/05/2021) a 1.323 (25/05/2021)”. Buoni anche i numeri dei ricoveri in aree mediche, con il tasso di occupazione che a livello nazionale, prosegue il report, “scende ulteriormente (14%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 11.539 (18/05/2021) a 8.577 (25/05/2021)”.
“Tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno”. È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. “Nessuna Regione/PPAA – aggiunge il report – riporta allerte di resilienza”.
“Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.639 vs 13.565 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (39,4% vs 41,9% la scorsa settimana). Aumenta invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39.4% vs 38,1%). Infine, il 20,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”. Così il report sui nuovi casi di Covid rilevati in Italia. Secondo il monitoraggio, “per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione tra fine aprile ed inizio maggio”.
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