Nuovo colpo di scena nell’inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona avvenuta lo scorso 25 novembre.
La giustizia argentina aggrava le accusa a carico dei sette imputati per la morte di Maradona, facendo diventare l’imputazione da omicidio colposo a omicidio con dolo eventuale, il che comporta il rischio di una detenzione dagli 8 ai 25 anni. Gli imputati continuano a non potere andare all’estero e dovranno presentarsi in udienza il 31 maggio e il 14 giugno.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Maradona, l’avvocato: “Risarcimento milionario per eredi, familiari e tifosi”
Alla base di questa novita’, le conclusioni della perizia medica sulle circostanze della morte del campione, di fatto abbandonato a se stesso nei suoi ultimi giorni di vita perche’ sottoposto a terapie gravemente inadeguate.
Secondo l’accusa, il dottor Leopoldo Luque, medico personale di Maradona, la psichiatra Augustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, gli infermieri Dahiana Madrid e Ricardo Almiron, Nancy Forlini (dirigente della compagnia assicurativa che si occupava dell’assistenza domiciliare dell’ex capitano del Napoli) e Mariano Perroni (coordinatore degli infermieri che assistevano Diego nella casa di Tigre), non avrebbero fatto nulla per impedire la morte del grande calciatore argentino.
Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2021 - 12:55