M5S, Iovino: “Dal concorso per funzionari ausiliari dei magistrati è escluso chi si forma proprio in quegli uffici”
“I tirocinanti ex articolo 73 sono figure altamente qualificate non solo per i criteri selettivi attraverso i quali sono stati selezionati, ma anche per le mansioni delicate che svolgono in affiancamento al lavoro dei magistrati. Parliamo di laureati con medie voto altissime inanellate ai principali esami di diritto, che oltre a frequentare corsi di formazione alla Scuola Superiore di Magistratura, affiancano il magistrato in udienza e in camera di consiglio, preparano bozze di ordinanze, sentenze e decreti e frequentano assiduamente gli uffici giudiziari.
Eppure nelle procedure concorsuali per l’arruolamento di unità negli uffici giudiziari non solo si tiene conto di una formazione di così alto livello come requisito che ne incrementi il punteggio, ma accade addirittura che per questi giovani si chiudano le porte per un’opportunità di stabilizzazione.
Con un emendamento in Senato al decreto 44/2021, in riferimento all’articolo relativo al reclutamento di funzionari ausiliari del magistrato negli uffici per il processo, dai criteri di selezione sono infatti esclusi i tirocinanti ex articolo 73, ovvero proprio quei profili che hanno sostenuto una formazione specifica negli stessi uffici per i quali sono state avviate le procedure concorsuali per assumere nuovo personale”. Lo denuncia il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino.
“In buona sostanza – sottolinea Iovino – a essere fatto fuori dal concorso è proprio chi si sta formando in quegli uffici giudiziari che si intende potenziare. Un paradosso che non deve essere consentito. Per questo chiedo che sia modificato il contenuto dell’emendamento in questione, nel rispetto di tanti giovani laureati che hanno sacrificato tempo, energie e studio per la loro formazione e che per questo devono avere tutto il diritto di prendere parte anche loro a questo concorso”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2021 - 14:33