La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, tiene tra le mani un mazzo di fiori ricevuto al termine di un inontro con oltre 2mila studenti al teatro Arcimboldi di Milano in occasione della 20/maGiornata della Memoria, Milano, 20 Gennaio 2020. ANSA / MATTEO BAZZI
A Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, è stata conferita la cittadinanza onoraria della cittè di Ercolano.
Nella cerimonia svoltasi in Municipio, il sindaco Ciro Buonajuto ha consegnato la chiave della citta’ e una pergamena al delegato della senatrice, il deputato Pd Emanuele Fiano, che ha detto: ”E’ importante che nelle istituzioni vi siano momenti in cui ricordiamo quel pezzo della storia del nostro Paese perché se dimenticassimo che c’è stata un’età in questo Paese tra le leggi razziali del 1938 e la fine della guerra del ’45, nella quale persone furono discriminate per la sola colpa di essere nate, come avvenne per la Segre, noi rischieremmo di ripetere la storia. La memoria è il miglior antidoto contro il male”.
A parlare della Segre, il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Ivan Scalfarotto: ”la sua stessa vita è stata la testimonianza di una fase terribile della nostra storia recente” ha detto ”Una storia di cui rischiamo di perdere la memoria e questo dobbiamo a tutti i costi evitarlo perché ciò significa correre il rischio di ripetere gli stessi errori del passato”. Scalfarotto ha visitato in mattinata Piazza Barbaro in ricordo di Salvatore Barbaro, vittima di una Ercolano a quel tempo ostaggio della camorra.
”Il luogo in cui Salvatore perse la vita, oggi è una passeggiata archeologica con vista sugli Scavi, un segnale che il sindaco Ciro Buonajuto ha voluto dare alla città, alla cultura e alla legalità. Dove prima prosperava la camorra, ci sarà solo spazio per la bellezza dei turisti, dei giovani e della vita” ha concluso il sottosegretario che ha terminato la sua visita a Radio Siani in un bene confiscato. Nel suo intervento Sandro Temin, rappresentante della comunita’ ebraica di Napoli si è detto ”compiaciuto per questa bellissima iniziativa”. A margine della cerimonia, il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha rilevato: ”Il valore della memoria ha un grande significato etico e nella nostra società odierna l’etica è molto importante. L’etica e’ anche un grande gesto politico, nel senso di polis, comunità. Complimenti alla città di Ercolano che ha saputo fare questo gesto di politica, di etica e di memoria”.
Il sindaco Buonajuto ha aggiunto: ”La consegna delle chiavi della città alla Segre vuol essere il giusto riconoscimento non solo a una donna che ha sofferto ma anche e soprattutto a una donna che ha dimostrato durante la sua vita, grande generosità. Perché andare nelle scuole a parlare del proprio dolore e rinnovarlo, significa essere generosi”. Alla cerimonia, introdotta dal presidente del Consiglio Comunale Luigi Simeone, presenti anche il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, il comandante provinciale dei Carabinieri Canio Giuseppe La Gala, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’associazionismo e dalla cultura, amministratori comunali.
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