“Ora la situazione – spiega Fortini – è tenuta sotto controllo con grande impegno dai dirigenti scolastici che sono particolarmente impegnati tra il monitoraggio e il tracciamento. Si chiudono a singhiozzo le classi, ma si va avanti. E’ chiaro che ora c’è anche il problema delle varianti, in particolare l’inglese, che impone una quarantena più lunga di 14 giorni. Presto dovremmo uniformare a questa durata tutte le quarantene in Regione, mentre al momento c’è chi fa 10 giorni e chi 14”.
Una richiesta di uniformare la quarantena che lo stesso assessorato ha posto all’unità di crisi della Regione Campania che darà una risposta a breve.
“Le difficoltà ci sono – dice Fortini – come quella del distanziamento sulla variante inglese, in classe è facile entrare in contatto stretto e quindi mettere in quarantena intere sezioni se c’è un positivo. Ma alla fine la scelta doveva essere questa, non era più pensabile continuare solo in dad, i ragazzi dovevano tornare in classe, ora si tratta di abituarsi tutti a queste modalità che richiede anche un grosso lavoro ai dirigenti scolastici che spesso passano il sabato e la domenica a fare il tracciamento, a chiamare le famiglie”.
Una modalità che punta anche sul vaccino a cui sono stati sottoposti tutti i membri del personale scolastico: “Hanno fatto tutti – conferma Fortini – la prima dose, poi c’è stato lo stop. Ricominceranno a breve appena sarà risolto da Roma il dubbio sul richiamo Astrazeneca per chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose di quel vaccino. In generale, però, la prima dose ha protetto gli insegnanti che soprattutto sanno che se anche si ammalano non sono in pericolo di vita.
Questo vale per tutti: molti dopo la seconda vaccinazione dimenticano che lo puoi prendere uguale, ma non sei in pericolo di vita. Credo che dobbiamo abituarci a convivere con il covid su tutto e anche sulla scuola. D’altra parte a settembre, ottobre non saremo covid free quindi e’ una questione di abitudine con la consapevolezza di rischi sempre piu’ ridotti. L’importante e’ non abbassare la guardia. Vedo ragazzi che sono giovani ed esuberanti ma ricordo loro che il pericolo non è passato e anche il prossimo anno, le aule quelle sono, gli studenti quelli sono”.
E la Regione prova anche a fare passi avanti sull’istruzione pur nel momento complicato, come l’accelerazione sugli Its: “Abbiamo 9 Its – spiega Fortini – in Campania. Sono istituti tecnici superiori alla tedesca, un ponte con il mercato lavoro: ci puoi andare solo se sei diplomato e pass la selezione, sono portati avanti da scuole, enti di formazione, università e aziende in rete: le imprese chiedono una formazione specifica sulle figure che servono loro e infatti l’80% degli studenti viene assunto e infatti si fanno anche stage nelle aziende di moda automotive, agroalimentare”.
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