Con la 66esima edizione degli Oscar del cinema italiano, condotta da Carlo Conti, è ripartita ufficialmente la stagione della settima arte, nella speranza che sia quella del definitivo addio alla pandemia.
Un’edizione che ha visto il trionfo di ‘Volevo nascondermi’ di Giorgio Diritti (sette premi, tra cui miglior film, regia e attore protagonista, Elio Germano), ma anche quello di Sophia Loren che dopo oltre 60 anni vince un David come attrice protagonista e, a sorpresa, di Checco Zalone che si è preso il lusso di battere Laura Pausini per la miglior canzone.
Il film di Giorgio Diritti su Ligabue vince anche i David per la miglior scenografia, miglior acconciatore, miglior suono e miglior fotografia. Ritirando il suo premio per l’eccezionale interpretazione del pittore Antonio Ligabue, Elio Germano ha detto: “Lo dedico a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e a tutti gli artisti, soprattutto a quelli dimenticati”.
Grande momento della serata il premio a Sophia Loren per ‘La vita davanti a se’ del figlio Edoardo Ponti. Emozionata, sul palco del teatro ‘Fabrizio Frizzi’, la grande attrice ha detto: “E’ difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David è stato più di 60 anni fa, ma questa sera sembra sia la prima volta. L’emozione è la stessa, la gioia è la stessa”.
La Loren ha ringraziato la giuria del David di Donatello e poi ha aggiunto: “Ringrazio il regista, mio figlio, Edoardo: il suo cuore e la sua passione hanno dato anima a questo personaggio. Forse sarà il mio ultimo film – ha aggiunto – ma confesso dopo tanti film ho ancora voglia di fare cinema perche’ io senza cinema non so vivere”. Nella notte dei David dove spesso tutto sembra scontato, arriva la sorpresa che non ti aspetti: Checco Zalone batte Laura Pausini nel suo campo preferito, la canzone. Il brano originale premiato col David di Donatello 2021 non e’ quello che ha trionfato ao Golden Globe e corso agli Oscar della cantante emiliana, ma ‘Immigrato’, la canzone politicamente scorretta e volutamente provocatoria che accompagna il film ‘Tolo Tolo’ di Checco Zalone. Durante la cerimonia di premiazione sono stati consegnati venticinque David di Donatello, un David alla Carriera (a Sandra Milo), due David Speciali (a Monica Bellucci e Diego Abatantuono) e tre targhe denominate David 2021 – Riconoscimento d’Onore. Se è rinviato il sogno di vedere una donna vincere il premio per la miglior regia (due candidate quest’anno) mentre i fratelli D’Innocenzo con il loro ‘Favolacce’ devono accontentarsi di un solo David (per il montaggio), a ben guardare la serata dei David ha avuto un altro grande vincitore, ‘L’incredibile storia dell’Isola delle Rose’ di Sydney Sibilia che ha conquistato ben 3 premi: migliori attori non protagonisti (Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio) e migliori effetti visivi. Momento più commovente il premio a Mattia Torre per la miglior sceneggiatura originale di ‘Figli’: a ritirare il premio per il padre scomparso nel 2019 la figlia Emma accolta da un’ovazione. Da segnalare, infine, altri due premi della 66esima edizione dei David di Donatello, entrambi in qualche modo accomunati dalla figura di un calciatore: miglior documentario quello di Alex Infascelli ‘Mi chiamo Francesco Totti’ e miglior regista esordiente Pietro Castellitto (che Totti ha interpretato con grande successo nella serie tv di Sky ‘Speravo de mori’ prima’) per bil film ‘I predarori’.
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