In due mesi in Italia quasi 4.500 pazienti Covid sono stati inseriti nei registri di monitoraggio degli anticorpi monoclonali.
Nello specifico, i contagiati trattati con i monoclonali sono 4.468. Nel periodo 30 aprile – 6 maggio si registrano 759 prescrizioni, un dato in calo rispetto alle 869 della settimana precedente. E’ quanto emerge dal quinto Report sull’utilizzo degli Anticorpi monoclonali per Covid-19 realizzato dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa).
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Il calo e’ in linea con la discesa dei contagi e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale. Le prescrizioni rappresentano l’1% dei nuovi casi di Covid identificati nella settimana di riferimento. Il protocollo, infatti, prevede che gli anticorpi monoclonali vengano somministrati in pazienti fragili e piu’ a rischio, nei primi giorni dell’infezione. In proporzione rispetto alle nuove diagnosi, la regione con la prevalenza di utilizzo più alta è la Valle d’Aosta con 21 richieste di prescrizione rispetto a 234 nuovi casi, pari al 9 per cento. A seguirla Marche (40 prescrizioni su 1.544 diagnosi, pari al 2,6 per cento) e Liguria (35 prescrizioni su 1.138 diagnosi, il 2,5 per cento). In termini di numeri assoluti, però, dall’inizio del monitoraggio fino al 6 maggio, ad aver dispensato più monoclonali sono Veneto (668 dosi), Lazio (582); Toscana (524); Puglia (392); Lombardia (339) e Campania (338).
In fondo alla classifica ci sono Calabria (52), Basilicata (41), Sardegna (38), Provincia autonoma di Trento (20) e Molise (10). Infine, fino ad oggi, la maggior parte dei pazienti trattati ha ricevuto la combinazione dei due anticorpi bamlanivimab e etesevimab.
Articolo pubblicato il giorno 11 Maggio 2021 - 09:18