Santanastasio: “Archeoclub d’Italia protagonista principale della promozione del patrimonio archeologico della Costiera Amalfitana. Il Geo – Archeo – Trekking rappresenta un nuovo modo di leggere il territorio ma soprattutto di andare a conoscerlo anche negli aspetti geologici ed archeologici. Questa è la nuova frontiera del turismo all’aria aperta che sarà quello prediletto da qui a qualche mese e rilancerà nel mondo la Costiera. Da non dimenticare le cartiere lungo le valli fluviali”.
La Costiera è quasi Covid Free, pronta ad accogliere i turisti stranieri alla riapertura e a farlo con il Geo – Archeo – Trekking lungo il Sentiero dei Limoni.
Ruocco: “Sistemi idrici di epoca romana ed araba sono in Costiera Amalfitana. E’ possibile vederli con Geo – Archeo – Trekking lungo il Sentiero dei Limoni che consente di visitare antichi limoneti ma anche di entrare nella Villa Romana del Primo Secolo d.C.”.
Reale (sindaco di Minori) : “L’obiettivo è iniziare la stagione in primo luogo all’aperto e dunque promuovendo e valorizzando i siti archeologici, gli slarghi, le piazze, le location naturali della Costiera Amalfitana”.
Don Nicola (parroco Collegiata di Maiori): “Dentro di noi c’è sempre l’animo amalfitano che è andato oltre il Mediterraneo. Fondamentale il ruolo della stampa. Vogliamo portare all’esterno le nostre bellezze”.
“Archeoclub d’Italia protagonista della promozione del patrimonio archeologico della Costiera Amalfitana. Il Geo – Archeo –Trekking, soprattutto lungo il Sentiero dei Limoni partendo da Maiori e concludendo il percorso alla Villa Marittima di Minori risalente all’I sec. d.C. è il futuro, anzi è già presente in Costiera Amalfitana. Puntiamo anche alla valorizzazione chiara della Villa Romana di Positano che in questo caso risale all’ I sec. a.C. e dunque siamo in presenza di una ricchezza archeologica che va a rafforzare il patrimonio naturalistico già conosciuto della Costiera Amalfitana. Ad esempio nel caso di Positano alla fine del I sec. a.C. anche il vallone che oggi ospita la spiaggia di Positano per il suo microclima particolarmente salubre, divennne sede di una sfarzosa villa d’ozio. I romani, l’elite romana già aveva scelto il Golfo di Napoli e la Penisola Sorrentina per le lussuose residenze. Archeologia però è memoria del passato. Pensiamo ad esempio alle cartiere che si trovano in prossimità delle valli fluviali, ben 35 in Costiera e che potranno diventare parte di un vero Eco – Museo a cielo aperto”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.
“Lanciamo il Geo – Archeo – Trekking dalla Costiera Amalfitana in quanto Archeoclub d’Italia è pronta a renderla veramente come un grande eco – museo a cielo aperto. Il Geo – Archeo – Trekking è possibile farlo lungo il Sentiero dei Limoni che unisce in circa 3 Km epoche, stili, culture diverse. Si parte ad esempio dalla Collegiata di Maiori che nel XIII secolo era una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo – Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – costruita in una rocca a difesa dei Longobardi e demolita in gran parte da un’incursione dei Pisani nel 1137,per poi diventare Basilica dedicata a S. Maria a Mare a seguito del prodigioso ritrovamento in mare della statua lignea per poi visitare gli antichi sistemi idrici, ma anche entrare in antichi limoneti e terminare il percorso alla Villa Romana di Minori del Primo Secolo d.C che sarà oggetto di importanti restauri. Si tratta infatti di una Villa, bella, importante che si trovava in una baia della Costiera Amalfitana lì dove il fiume, Regina Minor, sfocia nel mare. Il Geo – Archeo – Trekking nei luoghi del Sentiero dei Limoni immerge il turista in un tratto di costa ricco di insenature e porti naturali. Siamo in un luogo amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale che vi ha costruito le proprie residenze, come testimoniano i ritrovamenti di Vietri sul Mare, Amalfi, Positano, Li Galli”.
In Costiera Amalfitana nasce dunque il Geo – Archeo – Treking, la promozione e la valorizzazione di sentieri, percorsi, cammini, in grado di coniugare la ricchezza geologica con quella archeologica. Infatti la Costiera Amalfitana è archeologia!
Ed è boom di prenotazioni per il Sentiero dei Limoni. La Costiera Amalfitana è sicura ed oramai sta viaggiando a pieno ritmo sul piano della sicurezza.
“In Costiera il Geo – Archeo – Trekking c’è per davvero! L’importanza del Geo – Archeo – Trekking sul Sentiero dei Limoni è nel fatto che le pietre parlano. Chi percorre un sentiero, va in vacanza, dovrebbe far parlare le pietre, conoscerne la storia per poi apprezzare la bellezza. Il Sentiero dei Limoni è l’antica strada percorsa dall’epoca romana da Maiori a Minori e viceversa. Il canale di irrigazione che ha consentito ai Romani già nel primo secolo d.C. di realizzare i giardini contribuendo alla nascita della cultura e della coltivazioni dei limoni in Costiera Amalfitana è possibile vederlo come è possibile vedere il sistema creato dagli arabi. Non solo limoni, o meglio i nostri limoni hanno storia ed una storia importante. Il Geo – Archeo – Trekking lungo il sentiero dei Limoni, propone un’offerta davvero ampia, in quanto venendo da Maiori si parte visitando la Collegiata dedicata a Santa Maria a Mare – ha affermato Michele Ruocco, ideatore del Sentiero dei Limoni, esponente della ProLoco – con al suo interno un Museo di grande valore, poi proseguendo tra limoneti, numerosi belvedere è possibile ammirare, fotografare, toccare proprio il sistema idrico realizzato dai romani per poi terminare il cammino alla Villa Romana di Minori risalente al primo secolo d.C. ed il tutto avendo la grande opportunità di leggere frasi e poesie su opere maiolicate. Il cammino offre l’opportunità di entrare anche in antichi limoneti”.
Proprio la Costiera lo scorso anno aveva dato vita ad un’imponente azione di sicurezza sottoponendo a tampone tutti gli operatori turistici ed oggi sta velocizzando i tempi sulla vaccinazione
Costiera Amalfitana: il Geo – Archeo – Trekking che unisce la cultura romana, araba e l’epoca della Repubblica Amalfitana, lì dove il Distretto Turistico punta alla tutela con un’innovativa sostenibilità ambientale e non solo.
“Il Geo – Archeo – Trekking per Minori città del Gusto e per la Costiera è un aspetto quasi naturale – ha affermato e per i suoi percorsi campestri che una volta i romani attraversavano dopo avere costruito una villa marittima, nel Primo Secolo d.C. che è la Villa Romana di Minori. Un motivo in più, per coloro i quali vorranno fare trekking e turismo archeologico insieme – ha dichiarato Andrea Reale, sindaco di Minori – per soggiornare, passeggiare, il Sentiero dei Limoni e visitare la Villa Marittima Romana ma anche tutti gli altri attrattori archeologici e naturalistici della Costiera. Gli slogan della Costiera sono chiari: “Sicurezza, sicurezza, sicurezza in tutto”. Una sicurezza che c’è sulla ristorazione, sull’accoglienza e in tutti i luoghi e dunque lungo le spiagge, stabilimenti. Una altro slogan importante è : “La Cultura ha bisogno di contagi” e noi vogliamo dare un forte impulso al teatro e all’arte. L’obiettivo è iniziare la stagione in primo luogo all’aperto e dunque promuovendo e valorizzando i siti archeologici, gli slarghi, le piazze, le location naturali della Costiera Amalfitana”.
Fondamentale è il ruolo della stampa, della comunicazione! Bello il Museo della Collegiata di Maiori!
“Noi ci viviamo in tutta questa ricchezza ed è bello che la stampa venga – ha detto Don Nicola Mammato, Parroco della Collegiata di Maiori – per rendersi portavoce verso l’esterno. Noi ci siamo abituati a tanta bellezza, ricchezza, gastronomia però è bello esportare il tutto all’esterno. Dentro di noi c’è sempre l’animo amalfitano che è andato oltre il Mediterraneo”.
E dunque la Costiera Amalfitana è un grande Eco – Museo dove è possibile fare Geo – Archeo – Trekking. In Costiera ci sono meravigliose baie ma anche Ville Romane, siti archeologici da scoprire, Valli fluviali da percorrere e sentieri in grado di rendere sempre più forte il legame Montagna – Mare. La Costa D’Amalfi è una Costa Divina!
“La Costa amalfitana ma soprattutto le sue aree interne, potrebbero essere il primo cantiere sperimentale, promosso dall’Archeoclub d’Italia – con il suo Dipartimento Architettura e Paesaggi – per costruire una piattaforma strategica condivisa, utile per realizzare un ecomuseo di ultima generazione. L’eco-museo come strumento per realizzare un processo di co-progettazione che coinvolge l’intera armatura territoriale e culturale delle comunità locali – ha dichiarato Francesco Finocchiaro Responsabile Nazionale del Dipartimento Architettura di Archeoclub d’Italia – le istituzioni pubbliche e private, l’associazionismo e le università, gli imprenditori e i proprietari. Il lavoro di ricerca, condotto dall’Archeoclub, ha permesso di definire obiettivi, strumenti e dispositivi possibili, anche in considerazione del recovery fund e delle risorse che si possono attivare.
Dunque Archeoclub d’Italia lancia un “Manifesto Culturale” per proporre un turismo innovativo, basato sulla rivalutazione e il recupero del patrimonio esistente”.
La Costiera Amalfitana un vero Eco – museo con il recupero di ben 35 cartiere situate lungo le valli fluviali.
Le antiche cantiere, ad esempio, potrebbero diventare musei della memoria e della storia.
“Oggi finalmente, grazie ai Piani Urbanistici Comunali di nuova generazione, esistono le condizioni per salvare 35 antiche cartiere amalfitane, 50.000 metri quadrati abbandonati e in pericolo di crollo – ha affermato l’architetto Luigi Centola dello Studio Centola & Associati, vincitore degli Award europei dell’Architettura, proprio con un progetto riguardante la Costiera Amalfitana – innestate nelle valli fluviali con il paesaggio terrazzato della Costiera.
L’Ecomuseo Costa Diva, recuperando la storia, la cultura e lo spazio idraulico di origine araba con i canali, le norie e le macchine storiche, estenderà la stretta fascia costiera fruibile – mare e spiagge – fino alla zone interne riequilibrando il territorio e l’offerta turistica non soltanto estiva”.
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