“Valuterò con ancor più serenità e passione le modalità dell’impegno civico futuro per Napoli”, aggiunge il magistrato che ha guidato le indagini per la cattura del boss Michele Zagaria, il superlatitante dei Casalesi.
“La deliberazione dei componenti del Csm, che ringrazio per la serenità di giudizio, mi consente di continuare la campagna di ascolto di una città sofferente che chiede a tutti noi impegno, un grande autentico e profondo impegno civico, per risolvere problemi antichi e nuove emergenze”.
Un passaggio delle sue considerazioni, poi, appare una stilettata alle ripetute considerazioni dell’ex pm e attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Desidero solo precisare a chi legittimamente ha inteso esprimere critiche in queste settimane (e anche a chi quotidianamente dispensa ipocrisia) che ho potuto richiedere l’aspettativa solo dopo l’8 maggio e l’ho fatto con serietà, onestà e rispetto non solo formale della legge e della mia istituzione”, dice Maresca.
Intanto Maresca lancia un primo logo solo con nome e cognome su sfondo azzurro, le pagine ufficiali Facebook e Instagram, e un blog con riflessioni sul porto, su Bagnoli e sul Parco Virgiliano.
Così Catello Maresca muove i primi passi del percorso che lo porterà all’annuncio della candidatura a sindaco di Napoli nel giorno in cui incassa il sì del Consiglio superiore della Magistratura alla sua richiesta di aspettativa.
Il 49enne “magistrato di professione e scrittore per diletto e interesse culturale”, come si definisce nella biografia, sarà con ogni probabilità il candidato sostenuto dai partiti di centrodestra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, ma anche nella richiesta di aspettativa ha ribadito la natura “civica” della sua candidatura; non a caso, sempre nella biografia, dopo l’elenco dei risultati conseguiti nella sua lunga attività di sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, cita con orgoglio il suo impegno “come volontario in associazioni che si occupano di cura e assistenza dei poveri” e per “la formazione professionale, l’insegnamento di un mestiere e la collocazione al lavoro di ragazzi difficili di Napoli”.
Un passaggio è dedicato anche all’associazione “Accademia delle arti, mestieri e professioni” da lui fondata insieme all’imprenditore-editore Rosario Bianco “che distribuisce beni di prima necessità a chi ne ha bisogno e attraverso corsi di formazione professionale riesce a inserire nel mondo del lavoro giovani che riescono così a lasciare la mala vita e a tornare sulla retta via, lavorare, sposarsi, mettere su famiglia e vivere come bravi cittadini”. Dall’aspetto “civico” anche il logo scelto da Maresca, semplice e privo di riferimenti a partiti o a precise aree politiche: nome e cognome scritti in bianco con sfondo azzurro, colore base anche del blog ‘catellomarescablog.it
‘. Tra i primi temi affrontati sul blog, alcuni dei nodi storici della politica napoletana: la bonifica di Bagnoli, non a caso definita “una storia infinita”, ma anche il porto di Napoli considerato “necessario per il rilancio dell’economia cittadina” e la cura del verde pubblico a Napoli, partendo dal caso del Parco Virgiliano di Posillipo.Sulla pagina Facebook compare anche un primo slogan: “Regole chiare, poteri precisi e rispetto”. Tutto pronto quindi, manca solo l’annuncio ufficiale della candidatura che dovrebbe arrivare entro pochi giorni.
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