E’ ancora tutta da chiarire la dinamica della morte del piccolo di 11 anni che oggi, intorno alle 13.30, si e’ esploso un colpo di pistola alla testa con un’arma presente in casa.
Sulla tragedia, avvenuta a Casciavola, una frazione del comune di Cascina, in provincia di Pisa, sono in corso le indagini dei carabinieri di Pontedera e della procura di Pisa con il pm Flavia Alemi. Il bambino, che in un istituto di Pisa frequentava la quinta elementare, e’ figlio di un carabiniere in servizio a Livorno, la madre e’ una poliziotta municipale nello stesso Comune.
Secondo una prima ricostruzione, il bambino avrebbe premuto accidentalmente il grilletto della pistola, da cui e’ poi partito il colpo. I genitori hanno immediatamente chiamato i soccorsi e i carabinieri. La notizia si e’ subito diffusa nel comune in cui vive la famiglia del bambino.
“La tragedia ha colpito una famiglia ben radicata nella nostra comunità, da anni sul nostro territorio. Ma ho evitato, oggi, di recarmi sul luogo dove è avvenuto il terribile incidente: sapevo che era ben presidiato dalle forze dell’ordine, che c’era stampa e curiosi, ho preferito tenermi a distanza”. Ha spiegato Michelangelo Betti, sindaco di Cascina. E poi ha aggiunto: “So che la pistola era regolarmente registrata – aggiunge il primo cittadino di Cascina – e che apparteneva al padre, carabiniere. La mamma è un agente di polizia municipale. Entrambi mi risulta lavorino a Livorno”.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2021 - 20:12