Nell’ambito degli ordinari compiti di presidio economico del territorio, i Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Aversa hanno avviato una mirata e sistematica azione info-investigativa nell’area agro-aversana, finalizzata al contrasto del sommerso d’azienda e ai connessi fenomeni illeciti tra cui, in particolare, l’illegale smaltimento di rifiuti e l’impiego di manodopera in nero.
In soli 4 mesi, tale attività ha consentito di individuare ben 12 attività economiche (nel dettaglio 5 autocarrozzerie, 5 officine meccaniche e 2 opifici per la fabbricazione di capi d’abbigliamento) i cui titolari, oltre ad essere completamente sconosciuti al fisco, operavano abusivamente in totale spregio alle normative vigenti in materia ambientale, di sicurezza e di lavoro.
In particolare, come accade di regola in questi casi, accanto alle inadempienze di natura contabile e tributaria e alle relative evasioni di imposta – ancora in fase di accertamento – è stata riscontrata tutta una serie di altre gravi violazioni connesse all’esercizio “in nero” dell’attività di impresa, prime fra tutte quelle legate all’utilizzo di metodi illegali per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti e dei prodotti nocivi generati dai processi di lavorazione.
Nel corso delle diverse ispezioni, infatti, i finanzieri hanno rilevato e sottoposto a sequestro ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi (parti di autoveicoli, scarti di lavorazione ferrosi, residui di diluenti e di vernici, batterie usate ed oli esausti nonché residui della fabbricazione di capi d’abbigliamento e scarti della lavorazione del pellame) per un peso complessivo pari ad oltre 13 tonnellate, pronti per essere smaltiti illegalmente o, più semplicemente, riversati nelle zone circostanti.
Il successivo coinvolgimento della competente A.G. e il contributo tecnico fornito dell’A.R.P.A. Campania (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) hanno consentito di caratterizzare con esattezza la tipologia dei rifiuti sequestrati nonché di qualificare le relative condotte illecite a carico di 15 soggetti (ritenuti responsabili, a vario titolo, di illecito smaltimento di rifiuti ed emissione non autorizzata di fumi nell’atmosfera), ai quali è stato imposto, altresì, il corretto smaltimento dei rifiuti oltre all’adeguamento degli impianti alle normative vigenti.
Da rilevare che, a seguito dei consueti accertamenti operati grazie all’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, ben sette dei quindici soggetti denunciati sono risultati anche percettori del “reddito di cittadinanza”, con conseguente segnalazione all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle previste sanzioni penali e all’INPS per l’immediata decadenza del beneficio ed il recupero delle somme illecitamente incassate pari ad oltre 40.000 euro.
Nel contempo, è stato accertato che all’interno di alcune delle aziende ispezionate i rispettivi titolari impiegavano manodopera irregolare essendo stata riscontrata la presenza di 5 lavoratori in nero.
I risultati dell’attività svolta dai Baschi Verdi di Aversa dimostrano l’efficacia dell’azione preventiva e repressiva svolta dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai fenomeni criminali sulla base di una proiezione operativa “trasversale” e poliedrica che, nel caso di specie, ha consentito di individuare e colpire congiuntamente tanto violazioni economico-finanziarie foriere di indebite sottrazioni di risorse all’intera collettività quanto illeciti altamente pericolosi per la salute dei cittadini e per la salubrità dell’ambiente.
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