Un’iniziativa voluta dalla libreria sociale “Il Dono” e Caritas Diocesana a cui hanno partecipato il Vescovo e i sindaci di Aversa, Alfonso Golia, e Casal di Principe, Renato Natale.
Momenti di concreta commozione quelli vissuti sabato nel giardino della Caritas Diocesana di Aversa, in via San Nicola, per l’inaugurazione del Giardino della Memoria Parlante. Un’iniziativa voluta soprattutto dalla libreria sociale “Il Dono”, con il suo responsabile Fortunato Allegro, che ha trovato un forte aggancio nel direttore della struttura religiosa don Carmine Schiavone. Sono diversi gli alberi piantati in questo giardino diventato di fatto luogo della memoria collettiva. Un melograno in memoria di Valerio Taglione.
La cerimonia in ricordo del coordinatore del Comitato Don Diana e per anni responsabile di Libera nel casertano, anima di tutte le iniziative anticamorra tenutesi a Casal di Principe e nella provincia di Caserta, è stata organizzata nell’ambito delle iniziative legate al primo anniversario della sua morte. «Valerio, purtroppo, – ricorda il consigliere comunale Mariano Scuotri – ci ha lasciato ad inizio maggio dell’anno scorso, ad appena 51 anni, a causa di un tumore, ma il suo ricordo è vivissimo e iniziative come queste ne sono la riprova». A promuoverla, il coordinamento informale di associazioni denominato “Mappa della Solidarietà”, con in testa libreria “Il Dono” e Caritas Diocesana, oltre ovviamente ai gruppi Scout Agesci della città normanna dei quali Taglione ha fatto praticamente sempre parte, al Comitato Don Peppe Diana e al Presidio Libera di Aversa, insieme a tutte le altre associazioni che da prima di Natale hanno dato vita alla “Mappa”. La cerimonia ha visto anche la presenza del vescovo e dei sindaci di Aversa, Alfonso Golia, e Casal di Principe, Renato Natale. Momento toccante la proiezione di un video, preparato da Francesco di Biase, uno studente aversano che ha ricordato Valerio e quanto da lui fatto quale «partigiano della libertà». «Piantare un albero in memoria di Valerio Taglione – ha dichiarato il responsabile della Caritas Diocesana di Aversa, don Carmine Schiavone – significa non mettere in cantina i processi virtuosi avviati da Valerio e sottolineare la grande ricchezza di idee che lo stesso ha trasmesso in tanti anni. Caritas offre il terreno, Valerio gli ideali, l’intera Mappa della solidarietà la sinergia delle azioni». – continua sotto –
L’albero è stato piantato in un’aiuola dove già è presente un’altra pianta, un altro ricordo, quello di Jerry Masslo, assassinato nel 1989 a Villa Literno. “Nell’enorme quantità di dati che abbiamo a portata di click nel mondo della rete – afferma Fortunato Allegro – in cui tutti sanno tutto di tutti, il rischio di dimenticare fatti e persone è reale. Valerio, punto di riferimento di quanti nelle nostre terre lottano per una società più giusta, ci ha insegnato che è giusto indignarsi, ma non basta. Era orgoglioso della sua passione civile che lo portava ad affermare spesso: Non siamo terra dei fuochi, non siamo terra di Gomorra, siamo la Terra di don Peppe Diana. Un vero amico, il cui sorriso non dava forza solo ai suoi compagni di lotta, ma anche a chi a lui si rivolgeva”. Nell’occasione l’associazione “Mai più sola” ha piantato un albero in memoria delle vittime di femminicidi.
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