Una pioggia di insulti, di condanne e frasi estremamente volgari all’indirizzo dei due giovani fidanzati di Avellino, in carcere dal 23 aprile scorso per l’omicidio di Aldo Gioia, padre di lei.
Cosi’ le famiglie dei due giovani ottengono che i profili social dei ragazzi vengano oscurati dalle piattaforme che li ospitavano. Nessuna traccia piu’ delle foto, dei video che dal 24 aprile in poi sono stati subissati da commenti aggressivi e offensivi.
Per evitare quella che nel gergo viene definita una ‘shitstorm’, le famiglie hanno attivato le procedure previste nei casi in cui il titolare del profilo non possa piu’ accedere ai propri dati e limitare l’attivita’ dei visitatori. Elena Gioia e Giovanni Limata restano in carcere, dopo che ieri i loro legali hanno rinunciato al ricorso al tribunale del riesame per l’attenuazione delle misure cautelari.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire con esattezza il ruolo di entrambi, che con le prime confessioni si sono addossati vicendevolmente le responsabilita’ nella pianificazione e nell’attuazione del delitto.
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