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Al via AAA Accogliere Ad Arte, l’iniziativa che promuove il patrimonio culturale di Napoli

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Al via AAA Accogliere Ad Arte, l’iniziativa che promuove il patrimonio culturale di Napoli.

È ripresa anche quest’anno l’iniziativa AAA Accogliere Ad Arte coordinata dall’associazione Progetto Museo e promossa da moltissimi musei, associazioni culturali, istituzioni, che dal 2016 ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale di Napoli, rendendo i cittadini i primi e più appassionati narratori della città e coinvolgendo le categorie professionali che hanno un rapporto di primo incontro con cittadini e turisti, in un percorso di incontro e conoscenza del patrimonio culturale, storico e artistico.

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Numerosa ed entusiasta la partecipazione anche quest’anno con oltre 100 nuove adesioni tra dipendenti del trasporto pubblico, agenti di polizia municipale, agenti di viaggio, personale alberghiero che portano a 1500 le persone già coinvolte dal 2017 a oggi. Il programma ideato da Accogliere Ad Arte prevede, come di consueto, visite guidate nei musei e passeggiate in città, ora possibili grazie alle riaperture, che partiranno dal mese di giugno fino ad ottobre e saranno condotte dai servizi educativi dei musei e da storiche dell’arte.

Il percorso è stato arricchito inoltre anche da un ciclo di Conversazioni Ad Arte, incontri on line sulla storia e sul patrimonio della città, cominciati già dal mese di marzo e curati da Francesca Amirante, coordinatrice di Accogliere Ad Arte, con la partecipazione e la testimonianza dei direttori e degli operatori dei musei che promuovono il progetto e che interagiranno con i partecipanti all’iniziativa rispondendo alle loro curiosità, tra cui:

Maia Confalone, storica dell’arte; Maria Corbi, MetroArt; Daniela D’Acunto, Opera Pia del Purgatorio ad Arco; Stefano De Matteis, antropologo; Caterina De Vivo, archeologa; Maria De Vivo, ricercatrice Università l’Orientale di Napoli; Vittoria Fiorelli, professoressa Suor Orsola Benincasa; Loredana Gazzara, conservatrice Pio Monte della Misericordia; Lucianna Iovieno, Responsabile conservazione e valorizzazione Fondazione Ville Vesuviane; Maria Longo, Cotugno e gli Incurabili; Luigi Maglio, Presidente Istituto Italiano Castelli; Fabrizio Masucci, Direttore Museo Cappella Sansevero Caravaggio; Fabio Pagano, Direttore Campi Flegrei; Gennaro Rispoli, Direttore Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia degli Incurabili; Maurizio Simeone, Direttore area marina protetta di Gaiola; Maria Morgera, storica dell’arte; Pierfrancesco Talamo, curatore del Castello Baia; Andrea Zappulli, Direttore de Il Cartastorie.

Aumentano anche i Musei e luoghi d’arte che aderiscono ad Accogliere Ad Arte, e che saranno visitati dai partecipanti dell’iniziativa, con l’adesione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e Villa Campo Lieto che si sommano ai 20 Musei che già partecipano al progetto: Catacombe di San Gennaro, Complesso Museale di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, Museo Cappella Sansevero, Pio Monte della Misericordia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Associazione Salviamo il Museo Filangieri, Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, Museo del Tesoro di San Gennaro, Celanapoli, Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, il Cartastorie / Museo dell’Archivio del Banco di Napoli, Madre ˑ museo d’arte contemporanea Donnaregina, Metro Art, Museo delle Arti Sanitarie, Museo Civico Gaetano Filangieri, Museo Nazionale di Pietrarsa, SMMAVE – Centro per l’arte Contemporanea, Teatro San Carlo.

“Nonostante le incertezze di questo momento e le difficoltà – continua Francesca Amirante – abbiamo scelto di proseguire e dare continuità all’iniziativa da una parte perché ha una funzione di rilancio dei luoghi d’arte, di restituzione della fiducia nelle relazioni e nella capacità di pensarsi come comunità che guarda al futuro, consapevole delle responsabilità individuali e collettive, dall’altra per non arretrare e consolidare gli importanti risultati e riconoscimenti ottenuti nel corso di questi anni. Non parlo solo di riconoscimento da parte delle istituzioni ma anche soprattutto delle persone che partecipano al progetto in modo entusiasta e che lo fanno in modo spontaneo”.

L’entusiasmo e la soddisfazione dei partecipanti, agenti di Polizia Municipale, tassisti, dipendenti del trasporto pubblico, custodi dei luoghi d’arte, ristoratori e albergatori, e il positivo impatto di Accogliere Ad Arte emerge anche dal lavoro di monitoraggio che ha accompagnato il progetto in questi anni. Risulta infatti che prima di aderire ad Accogliere Ad Arte l’81,5% dei partecipanti si era sentito in difficoltà a dare informazioni al pubblico sul patrimonio culturale della città di Napoli, mentre dopo il progetto il 100% dei partecipanti ritiene che ci sia stato un impatto positivo sul proprio lavoro, in termini di relazione con il pubblico.

Un beneficio non solo professionale ma anche di crescita personale: il progetto ha invogliato la frequentazione dei musei e dei luoghi della cultura. Infatti, il 30% delle persone ha dichiarato che prima della partecipazione al progetto non frequentava i musei, mentre il 100% dopo la partecipazione ad AAA Accogliere Ad Arte Napoli si sente più predisposto a frequentare musei e luoghi d’arte (100%). Inoltre il 97% afferma che grazie al progetto ha scoperto luoghi della propria città che non conosceva. La maggior parte (75%) degli intervistati ha partecipato al progetto con colleghi che già conosceva; altri hanno partecipato da soli (personale alberghiero, tassisti) o con colleghi che non conoscevano. Il progetto quindi ha avuto, per il 78% dei partecipanti, la capacità di favorire la nascita di nuove relazioni, dimostrando quindi il grande potenziale di impatto sociale che rende Accogliere Ad Arte Napoli una vera comunità.

L’entusiasmo dei partecipanti emerge anche da alcuni commenti raccolti dal lavoro di monitoraggio: “Con Accogliere Ad Arte ho riscoperto la mia città. È stata un’esperienza incredibile che mi ha fatto crescere come persona e nella mia professione” ha dichiarato Luisa, dipendente di albergo. “Oggi mi sento più sicuro quando i turisti e i cittadini mi chiedono le informazioni sui luoghi d’arte. E sono ancora più motivato a promuovere la mia meravigliosa città”, aggiunge Francesco, vigile urbano. “Ho imparato tanto sulla storia della mia città, oggi la sento più mia. Ora avverto il dovere di trasmettere questa conoscenza alla mia famiglia e sul lavoro”, conclude Paola, dipendente trasporto pubblico.

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Articolo pubblicato il giorno 12 Maggio 2021 - 11:11


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