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Tg Politico Parlamentare, l’Italia da lunedì si tinge di giallo

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RECOVERY PLAN, DOMANI IL CDM
“L’Italia non è condannata al declino”: Il Recovery plan renderà il Paese più moderno. E’ l’obiettivo del premier Mario Draghi, messo nero su bianco nella premessa al piano nazionale di ripresa e resilienza, che domani arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Da qui al 2026, l’impatto sul pil delle misure che il governo ha intenzione di mettere in campo sarà di almeno il 3,6% in più. A spingere la crescita e la produttività saranno soprattutto le riforme della pubblica amministrazione, della giustizia e le semplificazioni. Nel capitolo del Recovery riservato all’istruzione, l’esecutivo prevede di potenziare l’offerta di asili e scuole materne garantendo 228 mila posti in più.

L’ITALIA SI TINGE DI GIALLO
L’Italia cambia colore. Da lunedì più della metà delle regioni passa in zona gialla. Dopo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, il ministro della Salute Roberto Speranza ha pronte le nuove ordinanze col cambio dei colori. Tra le regioni che passeranno in zona gialla ci sono Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Restano in arancione Calabria, Basilicata e Sicilia. La Sardegna in area rossa. Grazie all’ultimo decreto Covid, da lunedì, nelle regioni in zona gialla bar e ristoranti potranno riaprire fino alle 22, ma solo all’aperto. Centri commerciali chiusi nel weekend. Torneranno in classe anche gli studenti delle superiori, mentre la capienza dei trasporti pubblici è ancora fissata al 50%.

CENSIS BOCCIA I MEDIA: FAKE NEWS SUL COVID
Il mondo dei media non ha aiutato i cittadini a informarsi correttamente durante la pandemia. Anzi, le fake news sono state un problema soprattutto per quel che riguarda i social media. Lo rivela il rapporto Ital Communications-Censis sul ruolo della comunicazione, secondo cui ben 29 milioni di italiani, il 57% del totale, durante l’emergenza sanitaria hanno trovato sul web e sui social media notizie che poi si sono rivelate false.
Non solo, per il 49,7% degli intervistati l’informazione sul Covid e’ stata confusa. Il risultato è che, secondo il 65% dei cittadini, le notizie sul virus anziche’ rendere gli italiani piu’ consapevoli, ha veicolato paura.

PRO VITA E ARCILESBICA CONTRO LA LEGGE ZAN
Una pezza peggiore del buco. E’ netto il giudizio delle associazioni che criticano il disegno di legge Zan sull’omofobia. Pro vita, Arcilesbica ed Equality Italia, coinvolte in un webinar promosso sul tema dalla Agenzia Dire, spiegano i loro dubbi sulla legge, approvata dalla Camera ma ferma al Senato. Per la direttrice editoriale di Notizie ProVita, Francesca Romana Poleggio, la legge è “discriminatoria” e va “oltre il reato d’opinione” perchè interviene “sull’intenzione che c’è nell’animus della persona, mentre il codice penale punisce i fatti”. Per Arcilesbica si tratta di un testo “dilettantesco”. Cristina Gramolini, presidente della associazione, auspica che si faccia una legge sull’omotransfobia, ma chiede che la proposta Zan sia modificata.


Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2021 - 19:33 / di Cronache della Campania


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