COVID. UMBERTO I: ANSIA E DEPRESSIONE IN 20% MINORI POST INFEZIONE
“Da febbraio a oggi abbiamo visitato circa 150 under 18 che nei mesi scorsi hanno avuto il Covid. Più della metà sono adolescenti e di questi almeno il 20% si porta dietro problemi di tipo psicologico come ansia, depressione, paura di quello che è successo o potrà succedere”. A dirlo è Fabio Midulla, pneumologo, responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma e promotore di un progetto di visite gratuite e follow-up per minori che hanno contratto l’infezione da SARS-Cov-2.
CONVEGNO ’50 ANNI IDO’ 15-18 APRILE: ECCO NOSTRI PASSI AVANTI
“Dopo 50 anni di attività ci sembrava giusto raccontare un po’ di storia dell’Istituto di Ortofonologia. Abbiamo fatto tanti passi avanti e siamo convinti che i convegni debbano sempre avere l’obiettivo di formare e informare” la più vasta platea di persone possibile. A dirlo è Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto, presentando il convegno ‘50 anni IdO. Dall’esperienza alle proposte’, in programma dal 15 al 18 aprile. Le quattro giornate, suddivise in due sessioni ciascuna, prevedono oltre 50 interventi di relatori nazionali e internazionali, tre tavole rotonde, numerosissimi contributi video e sei relazioni magistrali.
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AUTISMO, IRCCS STELLA MARIS STUDIA DISTURBO CON RISONANZA MAGNETICA
“Da anni stiamo portando avanti questo studio specifico nel quale, attraverso la risonanza magnetica strutturale, studiamo la connettività del cervello dei pazienti con disturbi dello spettro autistico. Quel che è atipico in questi bambini non è la struttura del cervello, ma il modo in cui i network cerebrali si sviluppano nel corso del tempo rispetto alla popolazione cosiddetta neurotipica”. A illustrare metodi e obiettivi dello studio è Fabio Apicella, psicologo e ricercatore dell’IRCCS Stella Maris di Pisa.
BAMBINO GESÙ: IN ITALIA 500MILA RAGAZZI PRATICANO SPORT CON ASMA E ALLERGIE
“In Italia 5 milioni di bambini e ragazzi praticano sport e, tra questi, circa 500mila soffrono di allergia o asma. Quest’ultima malattia è più frequente, si può presentare durante l’attività e mette paura, soprattutto quando non si hanno le informazioni giuste su come gestirla e prevenirla”. Lo dichiara Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello sport all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
COVID, CELIACHIA SE TRATTATA NON ESPONE A MAGGIOR RISCHIO
Una rigorosa dieta senza glutine, iniziata prima dell’infezione, e una celiachia senza complicanze sono le due condizioni che proteggono le persone celiache dal rischio di contrarre una forma più grave di Covid-19. Lo sostiene Marco Silano, direttore dell’Unità operativa Alimentazione, nutrizione, salute dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss) e consigliere della Società italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe).
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2021 - 12:17