Il sindaco di Opera arrestato: ha sottratto 2.880 mascherine quando erano introvabili
Antonino Nucera, il sindaco di Opera (Milano) arrestato e posto ai domiciliari, oggi, dai Carabinieri di Milano, in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano, in merito alla presunta indebita gestione di mascherine chirurgiche, è indagato “per l’ipotesi di reato di cui all’artt. 81 cpv e 314, c.1, c.p. perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di Sindaco del Comune di Opera, si appropriava di un numero stimato di 2.880 dispositivi di protezione individuale”.
“Nella specie”, si legge ancora nell’ordinanza di oltre 200 pagine firmata dal gip Fabrizio Filice, si tratta di “mascherine, destinate, nei quantitativi di seguito indicati, alla RSA Anni Azzurri Mirasole di Opera – Frazione Noverasco (forniture da parte della Citta’ Metropolitana di Milano e dalla Protezione Civile) e alla farmacia comunale di Opera, in particolare: 2.380 dispositivi diretti alla RSA; 500 dispositivi facenti parte della fornitura alla farmacia comunale”.
“Le intercettazioni hanno fatto emergere anche altre condotte penalmente rilevanti realizzate direttamente dal sindaco, come il peculato su un elevato numero di Dpi (mascherine) proprio durante la prima fase dell’emergenza sanitaria nei mesi di marzo e aprile 2020, quando notoriamente ve n’era una scarsissima disponibilità che si cercava di assicurare a soggetti a rischio”. Lo scrive, in un passo dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, il gip dell’operazione ‘Feudum’ dei carabinieri di Milano, che ha portato oggi all’arresto del sindaco di Opera, Antonino Nucera.
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Articolo pubblicato il giorno 8 Aprile 2021 - 16:42