Tra il 2015 e il 2017 gestirono centri di accoglienza per immigrati tra le province di Benevento e Avellino con gravi inadempienze e senza garantire gli standard minimi di igiene e salubrita’ degli ambienti. Sono 23 gli indagati per i quali la procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso in atti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata, falso ideologico e materiale, rivelazione di segreto d’ufficio e malversazione ai danni dello Stato.
Il 15 giugno prossimo l’udienza preliminare e il 29 giugno il rito abbreviato per due funzionari della prefettura di Avellino. L’indagine, condotta dalla Squadra mobile della questura di Avellino e dalla Guardia di finanza, svelo’ un intreccio tra imprenditori che gestivano cooperative del terzo settore, funzionari prefettizi e fornitori per aggiudicare gli appalti per l’accoglienza degli immigrati sempre alle stesse cooperative.
Un blitz dei carabinieri del Nas di Salerno fece emergere come in molte strutture destinate all’accoglienza il cibo era di pessima qualita’ rispetto a quello descritto nel capitolato d’appalto e mal conservato. Le condizioni generali dei centri di accoglienza erano pessime, con migranti ammassati in stanze piccole, spesso prive di servizi igienici adeguati.
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