L’omaggio al baby boss dei Decumani Emanuele Sibillo rimosso.
ES17, cosi’ veniva chiamato il ragazzo che appena 19enne era a capo del clan del centro storico di Napoli insieme al fratello Pasquale, e’ stato ucciso in un agguato nell’estate 2015 durante una ‘guerra’ con la ‘famiglia’ Buonerba. I carabinieri questa mattina sono andati nel palazzo della famiglia del ras ucciso della cosiddetta paranza dei bambini, per la giovane eta’ di capi e affiliati, e hanno iniziato a rimuovere o cancellare alcuni oggetti tra cui un’opera che raffigura ES17 in un altare dedicato alla Madonna.
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All’arrivo dei militari ci sono stati dei momenti di tensione poiche’ i parenti rivendicavano la proprieta’ privata dell”altarino’. Nei Decumani sui muri, in piu’ punti, sono presenti le scritte inneggianti il clan e la sigla che identifica Emanuele Sibillo. Una di queste si trova nella via che porta all’ingresso del palazzo, e raffigura una pistola con la scritta “Sibillo Regna”. Questa mattina, nel centro storico di Napoli e’ scattato un blitz che ha portato all’arresto di 21 persone ritenute affiliate al gruppo.
Articolo pubblicato il giorno 28 Aprile 2021 - 09:23 / di Cronache della Campania