E’ il Duomo di Amalfi a fare da sfondo alla protesta dei lavoratori del turismo territoriali che, questa mattina intorno alle 10, si sono ritrovati in piazza per denunciare le difficolta’ che vivono a causa delle chiusure e per chiedere una ripartenza a breve, in sicurezza, del settore. Sulla scalinata della cattedrale, e’ stato issato uno striscione bianco sul quale, a caratteri rossi, si legge “Lavoro e dignita’ per tutte/i”.
I manifestanti, premettendo che il comparto e’ “costituito principalmente da imprese e famiglie che gestiscono grazie a regolari licenze amministrative e sanitarie le proprie strutture ricettive”, evidenziano che il settore “e’ dimenticato e abbandonato a se stesso”. In piazza, hanno portato un cuscino perche’ “un cuscino e’ tutto cio’ che ci rimane: il nulla”.
L’Abbac, associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania, e le rappresentanze di altre categorie chiedono, tra le altre cose, chiarezza sulla reale riapertura e sul passaporto sanitario, la vaccinazione per i lavoratori del comparto e per tutti i cittadini ritenuta “fondamentale poiche’ costituisce il punto di equilibrio tra esigenze sanitarie e rilancio dell’economia, soprattutto nelle aree piu’ interessate ai flussi turistici”, una detassazione, con l’esenzione e/o la riduzione dei tributi locali.
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