Ma il Paese, fino al 5 aprile, e’ pronto ad attraversare la parentesi della ‘stretta di Pasqua’, una sorta di lockdown piu’ morbido affinche’ siano limitati spostamenti e assembramenti durante le festivita’: in questi tre giorni e’ vietata la mobilita’ anche nel proprio Comune, se non per attivita’ motoria vicino a casa o per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone (i minori di 14 anni conviventi non si considerano nel conteggio).
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E’ per questo che, grazie al lavoro di 70mila uomini delle forze dell’ordine in campo previsti, saranno intensificati controlli e posti di blocco in arterie stradali, parchi e spiagge. In generale, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania dovranno ancora aspettare il monitoraggio della prossima settimana prima di poter sperare nell’eventuale uscita dalla zona rossa. Veneto, Marche e la provincia di Trento sono invece state promosse in arancione, con l’ordinanza del ministro della Salute
, Roberto Speranza, che entrera’ in vigore da martedi’ prossimo.TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Da domani le spiagge di Napoli interdette e controllate dalle forze dell’ordine
Lo stesso colore e’ stato confermato per Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano. Prima pero’ c’e’ il week end di Pasqua e Pasquetta, tutto in rosso con regole ancora piu’ severe in alcuni territori: Campania, Puglia e Liguria hanno posto il divieto di accesso alle seconde case per residenti e non residenti. Per quest’ultima ‘categoria’ il divieto e’ imposto anche in Piemonte, Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Marche, Calabria e Sardegna.
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E nell’Isola – cosi’ come in Sicilia – si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo. In Piemonte i supermercati saranno chiusi, cosi’ come tutti i negozi in Toscana (deroghe per edicole, farmacie e consegne a domicilio) mentre in Sicilia i supermarket potrebbero restare chiusi il 4 e 5 aprile nonostante non ci sia un’ordinanza che lo disponga, bensi’ per effetto dello sciopero dei lavoratori della grande distribuzione.
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