Lavoretano era stato condannato in primo grado, dalla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, alla stessa pena richiesta dal sostituto della Procura Generale. Nel corso della requisitoria, durata un’ora e mezza, Marino ha parlato di prove schiaccianti contro Lavoretano. “Se io fossi in lui confesserei” ha detto il magistrato, riferendosi alla circostanza che l’imputato – in carcere dalla sentenza di primo grado – si e’ sempre professato innocente.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Napoli, carcere sospeso per il marito assassino di Fortuna Bellisario
Il processo proseguira’ il 12 maggio con l’arringa del difensore di parte civile Gianluca Giordano e la settimana dopo con quella dei legali di Lavoretano, Carlo De Stavola ed Elisabetta Carfora. La Tondi fu uccisa in casa, strangolata con un oggetto mai trovato, mentre il figlio che allora aveva pochi mesi era nella culla. Per l’accusa Lavoretano avrebbe ucciso la moglie tra le 18 e le 19 del 20 luglio 2013, mentre l’uomo ha sempre detto che era fuori a fare la spesa.
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto
La Juve Stabia batte Cesena 1-0 con il primo gol in campionato di Romano Floriani… Leggi tutto
Nascondeva addosso 20 grammi di marijuana e, quando i carabinieri gli hanno intimato di fermarsi,… Leggi tutto
La giornata di domenica 22 dicembre a Napoli sarà caratterizzata da un clima variabile, con… Leggi tutto
Nel Cilento, in provincia di Salerno, i cittadini hanno dato vita a strutture natalizie uniche… Leggi tutto