Napoli, murale ed altarini del clan: si celebrano solo camorristi
Sulla questione dei murale e degli altarini che celebrano criminali e camorristi interviene anche Vincenzo Galletta, padre di Luigi, il giovane meccanico di Forcella che a 21 anni fu ammazzato da un killer del baby-boss Emanuele Sibillo. Secondo gli inquirenti il giovane meccanico fu assassinato perchรฉ gli si volevano estorcere informazioni su un suo cugino, forse vicino ai Mazzarella. Ma Luigi non aveva nรฉ legami con la malavita nรฉ informazioni da dare ma รจ stato comunque brutalmente ucciso.
In unโintervista rilasciata a Il Mattino, Vincenzo Galletta racconta: โLeggo di murale che raffigurano giovani rapinatori uccisi durante le loro imprese, di social media sulla gesta di presunti boss ammazzati e mi faccio una domanda: come mai nessuno pensa a chi รจ morto indossando una tuta da meccanico? Come mai nessuno si appassiona a chi รจ stato ammazzato per inseguire il sogno di una vita onesta, con le mani sporche di grasso di officina? โ.
โI quesiti posti da Vincenzo Galletta non sono soltanto le parole e lo sfogo di un padre distrutto dal dolore ma rappresentano molto di piรน, sono il grido dโallarme della cittadinanza stanca dei soprusi della criminalitร , dellโesaltazione e della celebrazione della camorra e dei delinquenti. Mentre boss, camorristi, assassini, rapinatori e criminali di ogni sorta vengono osannati e santificati con cappelle votive, targhe e murale, le vittime e gli eroi vengono dimenticati, cosรฌ come le loro famiglie. Questo perchรฉ la parte insana della cittร , quella vede nelle istituzioni un nemico da combattere e nella camorra un dio da celebrare, crede di potersi appropriare di tutto, delle mura e delle strade, edificando altarini e creando murale ovunque vogliano, e anche del diritto alla memoria e alla celebrazione, diritto che secondo loro spetta soltanto a coloro che fanno parte del loro mondo, cioรจ delinquenti e camorristi. Ma la colpa รจ da attribuire anche a quella parte del mondo della cultura radical-chic affascinato ed attratto dal mondo criminale, perchรฉ una persona onesta, un lavoratore, uno che ha sempre rigato dritto non fa notizia, non รจ una storia da romanzo, anche se viene ammazzato. ร una mentalitร che va sradicata, qualsiasi mezzo utile allo scopo va utilizzato, non bisogna piรน tergiversare. Occorre rimuovere tutte le opere che osannano a criminalitร per fare spazio ai valori di legalitร e ai volti delle vittime e degli eroi.โ- le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2021 - 13:37