Emergono altri particolari sconcertanti dall’inchiesta sul ritrovamento di alcune statue di santi del ‘600 nella sede di una associazione della confraternita della Madonna dell’Arco del quartiere Arenaccia.
Alcuni anni fa infatti sono state portate in processione anche le statue del ‘600 con le targhe dei boss. Sono le stesse trovate dai carabinieri nella sede di una associazione di cui risulta essere tesoriera la suocera di tre importanti boss dell’Alleanza di Secondigliano. Su due delle opere erano state fatte affiggere delle targhe recanti la scritta “A devozione di Patrizio Bosti e Francesco Mallardo”.
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La circostanza emerge dalle indagini, ancora in corso, dei carabinieri e della Procura che puntano a fare luce sul ruolo svolto da Anna Maglieri, suocera dei boss Patrizio Bosti, Francesco Mallardo ed Eduardo Contini (che hanno sposato le figlie Rita, Maria e Anna della donna) e anche di altre persone aventi un ruolo di spicco nell’associazione religiosa, come la Maglieri.
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Le statue si sarebbero dovute trovare nella chiesa, chiusa, dedicata a San Giovanni e Paolo di piazza Ottocalli. Un luogo di culto “dismesso” che era diventato un deposito della droga. La vicenda fa il paio con la scoperta, a Marano di Napoli, di un altare religioso dedicato al boss Lorenzo Nuvoletta. Nei giorni scorsi l’arcivescovo di Napoli Battaglia si e’ scagliato contro il muro di indifferenza che ruota intorno alla camorra a Napoli e alle sue imprese violente.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2021 - 08:30