Napoli e la Campania provano a dare una svolta alla campagna vaccinale: da oggi sono quattro gli hub vaccinali operativi nel capoluogo partenopeo.
Ai tre gia’ attivi (Mostra d’Oltremare, Stazione Marittima e Museo Madre) si e’ aggiunta la Fagianeria di Capodimonte. Seicentocinquanta i convocati che alle 9 si sono ritrovati tra i boschi del museo collinare, tutti caregiver, tra loro anche molti giovani. Per loro dosi di Pfizer e Astrazeneca. Si proseguira’ poi al ritmo di 500 o poco piu’ convocati al giorno per le prime cinque giornate, tra cui anche Pasqua e Pasquetta, giorni in cui saranno aperti tutti i centri vaccinali partenopei, tranne il Madre.
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L’obiettivo dopo il rodaggio, e avendo a disposizione una fornitura di vaccini adeguata, e’ di arrivare a 1200 somministrazioni.
E sono in totale 138 i punti attivi in Campania, dotati di 531 poltrone, nei quali è attualmente possibile ricevere la dose.
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La distribuzione territoriale prevede 43 hub a Napoli, 11 nel capoluogo (Università Vanvitelli, Università Federico II, piazzale Tecchio, via Settembrini, Molo Angioino, Stazione Marittima, Mostra d’Oltremare, Museo Madre, Fagianeria Bosco di Capodimonte, via Miano, Ospedale dei Colli) e 32 in provincia;
48 a Salerno, 5 nel capoluogo (via Kennedy, via Vernieri, Itc Santa Caterina da Siena, Teatro Augusteo, via San Leonardo) e 43 in provincia.
25 hub ad Avellino, uno nel capoluogo (contrada Amoretta) e 24 in provincia;
15 a Benevento, uno nel capoluogo (via Minghetti) e 14 in provincia;
7 a Caserta, due nel capoluogo (via Palasciano e via Laviano) e 5 in provincia
Prove di accelerazione per una regione che – dati alla mano – ad oggi ha vaccinato con la prima dose 609.518 cittadini con la prima dose. Di questi 251.229 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 860.747. La percentuale degli operatori sanitari che ha ricevuto le due dosi del vaccino si attesta al 92%.
In riferimento al grafico in foto, si ricorda che per molte categorie è ancora aperta la piattaforma per le adesioni. La percentuale dei vaccinati varia, dunque, in relazione alle adesioni ricevute. Anche in virtù di un aumento numerico delle somministrazioni potrebbe esserci un decremento in termini percentuali dovuto quindi all’aumento delle adesioni.
Articolo pubblicato il giorno 1 Aprile 2021 - 22:18