“L’ultimo atto di Luigi De Magistris alla guida di Napoli rischia di essere una procedura con più di un profilo di irregolarità per l’affidamento a privati del più antico e prestigioso parco pubblico della nostra città. Qualunque sarà il parere della Sovrintendenza, la Villa Comunale non può finire per tre anni nella gestione di Green Care, che sarà remunerata con soldi pubblici.
I soldi di Art Bonus, frutto di donazioni e destinati a una missione diversa dalla manutenzione del verde pubblico, non possono essere gestiti da una società terza, divenendo di fatto una stazione appaltante per ogni opera successiva. Tutto questo senza uno straccio di bando pubblico”. Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.
“Tra l’altro – prosegue Muscarà – se ci fosse stata una procedura ordinaria, ci sarebbe stato anche un ribasso d’asta, con un enorme risparmio di fondi pubblici. Si è invece fatto ricorso a un affidamento diretto, per opere pari a 850mila euro, senza alcun criterio di selezione e in barba a ogni norma del codice degli appalti. E non possiamo consentirlo”.
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