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Da una riunione dei sindacati Fim Fiom e Uilm è emerso un dato preoccupante dalla provincia di Caserta: per le vertenze in corso sono a rischio 1200 lavoratori. Da Jabil a Softlab, da Whirlpool al gruppo Seri passando per Orefice Generators, gli operai sono in bilico, una situazione che in pandemia non aiuta.
“Basta promesse e ammortizzatori sociali, è importante e decisivo che il Governo proceda con celerità verso l’attuazione del Recovery Plan, puntando con decisione, strumenti e risorse verso lo sviluppo del Mezzogiorno come asse strategico per lo sviluppo dell’intero sistema Italia”, affermano le sigle sindacali in una nota congiunta.
“Fim-Fiom-Uilm – aggiungono – per sollecitare un impegno da parte di istituzioni regionali e nazionali che rimettano al centro la Vertenza Caserta, saranno impegnate, in accordo con Cgil-Cisl-Uil provinciali e regionali, nell’organizzare ulteriori iniziative sindacali e sociali che puntino al coinvolgimento dei lavoratori, dell’opinione pubblica e delle forze politiche e sociali per evitare che si ripercorrano strade che in passato hanno visto molti lavoratori, legati a progetti di reindustrializzazione e rioccupazione, lasciati senza nessuna risposta al proprio destino e a rincorrere strumenti di sostegno al reddito essendo svaniti i progetti industriali”.
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