Cosi’ il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb. “Sono sfide rispetto alle quali ci dobbiamo misurare – ha aggiunto – la precondizione e’ che ci siano dati i vaccini”. Il governatore della Campania dice di condividere il “grido di dolore di Draghi rispetto a qualche 30enne che ha scavalcato anziani nella vaccinazione”.
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“Bene con rispetto e parafrasando il grido di dolore di Draghi, mi rivolgo al presidente del Consiglio e a mia volta dico: con quale coscienza si puo’ togliere ai cittadini campani una quantita’ di 210mila dosi di vaccino? Mi auguro che il mio grido di dolore sia ascoltato”, ha detto su Fb. “La coscienza deve funzionare sempre, non a corrente alternata”, ha aggiunto.
“In Campania non abbiamo avuto problemi di particolare scorrettezza, nel senso che non c’è stato alcun accordo con categorie professionali, o scavalchi rispetto alla fascia degli ultra ottantenni, siamo andati avanti in piena tranquillità e correttezza”. Ha spiegato ancora il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel corso della diretta Facebook. “Tuttavia – ha aggiunto – ancora oggi la Campania è la regione che ha ricevuto la dose più bassa di vaccini in percentuale alla sua popolazione. La Campania ha ricevuto il 22% di vaccini rispetto alla popolazione, ultima regione d’Italia. Ad oggi abbiamo 210mila vaccini in meno di quelli che dovremmo avere, 9mila in meno rispetto all’Emilia Romagna che ha 1,3 milioni di abitanti in meno di noi, 250mila in meno del Lazio, la metà dei vaccini della Lombardia”.
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In Campania la campagna di vaccinazione, dopo aver completato le categorie dei fragili e degli anziani, procedera’ “per categorie economiche non per fasce d’eta'”. Lo annuncia in diretta Fb il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Tra le priorita’ De Luca individua “i lavoratori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei Comuni, delle Poste, le commesse dei supermercati”.
Secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, i criteri con i quali si determinano i ‘colori’ delle Regioni sono “demenziali”. “Qui in Campania abbiamo l’occupazione delle terapie intensive al 26%, in Emilia 48% eppure ci diranno che siamo in zona rossa – spiegano – i posti di degenza occupati sono al 37%, in Emilia al 59%, in Lazio al 50%. Vi do questi dati per sottolineare la demenzialita’ dei criteri”. “Se la gente vede che tutti stanno in strada senza controlli e poi il barbiere chiude, fa bene ad arrabbiarsi – sottolinea – esprimo la mia solidarieta’ alla rabbia, alla rivolta, certo non alla violenza”.
“La Regione Campania ha sforato la soglia di un milione di dosi, quasi il 40 per cento hanno avuto anche la doppia dose. Stiamo andando avanti credo in maniera importante. Devo dire che in Campania non abbiamo avuto problemi di particolari scorrettezza, non c’e’ stato nessun accordo con categorie professionali o scavalchi, siamo andati avanti in piena tranquillita’. E tuttavia ancora oggi la Regione Campania e’ quella che ha ricevuto la quantita’ di dosi minori rispetto a popolazione, abbiamo ricevuto il 22 per cento siamo ultima Regione d’Italia”. Ha detto ancora De Luca.
“Da maggio daremo a tutti quelli che hanno la doppia somministrazione di vaccino la tessera di avvenuta vaccinazione, questo perché vorremmo cercare di consentire di avere degli accessi selezionati nei ristoranti o negli impianti sportivi per chi certifica di aver già fatto la vaccinazione”. E poi ha aggiunto: “abbiamo distribuito oltre 220mila tessere di avvenuta vaccinazione. Stiamo cercando di fare di tutto per tenere insieme l’attività contro il Covid e l’iniziativa per dare respiro all’economia e alla vita sociale del nostro territorio”.
“Abbiamo fatto un contratto con i produttori del vaccino Sputnik, apriti cielo, la quantità di bestialità sul piano giuridico e politico istituzionale, senza limiti”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook del venerdì. “Apprendiamo in queste ore che la Baviera, tra le regioni più ricche della Germania fa il contratto per la fornitura, l’Austria si sta preoccupando di approvvigionarsi di Sputnik. Con quale coscienza tolleriamo che Aifa continui a dormire in Italia anziché valutare il vaccino in poche settimane, decidendo sì o no. Con l’emergenza che abbiamo, con la carenza dei vaccini, facciamo dormire, l’agenzie italiana del farmaco. Non sarebbe diritto del governo convocare i dirigenti Aifa e dire ‘cari signori valutare i vaccini disponibili in poche settimane non i tempi biblici”.
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