Cronaca Giudiziaria

Il figlio del boss Sandokan: ‘Nel 2005 il clan votò per Cosentino’

Condivid

Ha parlato per oltre tre ore l’ex boss dei Casalesi oggi collaboratore di giustizia Nicola Schiavone, al processo d’appello in corso a Napoli che vede imputato per concorso esterno in camorra l’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino (in primo grado è stato condannato a nove anni).

Schiavone, figlio primogenito del padrino dei Casalesi Francesco Schiavone, noto come “Sandokan”, ha in sostanza ribadito, seppur con qualche differenza, quanto detto durante i vari interrogatori resi alla Dda e nei processi, affermando che nel 2005, alle Provinciali di Caserta, il clan votò compatto per Cosentino, almeno a Casal di Principe e nei comuni limitrofi.

Quelle elezioni furono vinte dall’allora candidato dell’Udeur Sandro De Franciscis; lo stesso Schiavone in passato aveva affermato che il clan aveva votato tanto per Cosentino quanto per l’altro imprenditore di Casal di Principe Nicola Ferraro, che pure si presentava per l’Udeur a sostegno di De Franciscis, e fu poi eletto. Ferraro, che si è sempre occupato di raccolta e trasporto di rifiuti, è stato condannato per concorso esterno in camorra perché ritenuto un imprenditore legato al clan dei Casalesi. Oggi, di fronte ai giudici d’appello e al sostituto della Procura Generale di Napoli Musto, Schiavone jr ha corretto quanto dichiarato, sebbene si sia poi mantenuto vago sul sostegno dato all’Udeur avversario del partito di Cosentino (Forza Italia).

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Cold case & camorra: assolti i presunti complici del killer vestito da donna

L’ex boss ha poi confermato le accuse già lanciate in un altro processo a carico di Cosentino, quello cosiddetto “Il Principe”, in cui l’ex sottosegretario è uscito assolto in Appello. “Cosentino aveva interesse al centro commerciale voluto dal clan” ha ribadito Schiavone, riferendosi al centro “Il Principe”, mai edificato, che secondo l’accusa i Casalesi volevano realizzare tanto da chiedere aiuto proprio a Cosentino. Schiavone ha infine confermato quanto già detto in passato, ovvero che lo zio Francesco Schiavone detto Cicciariello, voleva uccidere Cosentino perché non si era presentato ad un appuntamento.


Articolo pubblicato il giorno 14 Aprile 2021 - 20:45

Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

San Giorgio a Cremano, 15enne rapito e salvato: il sindaco ringrazia le forze dell’ordine

Una vicenda dai contorni inquietanti ma anche il riflesso di quanto la disinformazione possa complicare… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 20:45

La Sampdoria si affida agli uomini di Mancini: parte la corsa contro il tempo per evitare la Serie C

A Bogliasco è ufficialmente cominciata l’operazione salvezza della Sampdoria, che si aggrappa ai protagonisti del… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 20:37

Archiviata l’inchiesta contro l’ex ministro Sangiuliano: nessun reato

Il Tribunale dei ministri ha ufficialmente archiviato le accuse di peculato e rivelazione del segreto… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 20:30

Ennesima aggressione nel carcere di Ariano Irpino

Un nuovo episodio di violenza ha scosso questa mattina il carcere di Ariano Irpino, in… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 19:58

Ragazzo rapito a San Giorgio, era a Licola: fermato uno dei presunti banditi

Napoli – Almeno una persona è stata sottoposta a fermo nell’ambito delle indagini sul rapimento… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 19:42

Arbitri e Napoli, Guida chiarisce: “Io e Maresca abbiamo scelto di non arbitrare gli azzurri per serenità personale”

Nessun veto territoriale né imposizioni dall’alto: la decisione di non arbitrare le partite del Napoli… Leggi tutto

8 Aprile 2025 - 19:22