Confesercenti Campania: “No a coprifuoco, le famiglie sono disperate”
Confesercenti Campania alza la voce, ancora una volta, a favore delle proprie aziende e contro lโimmobilismo del Governo, inadeguato a dare risposte su sostegni e ristori alle imprese, inefficace nei controlli e nel piano vaccini, indeciso su orari e modalitร di apertura e chiusura delle attivitร . Le aziende della Campania sono al collasso. ยซOra basta โ esordisce Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania -, vogliamo chiarezza, risposte e ristori e, soprattutto, che vengano riaperte le nostre attivitร . Diciamo basta al governo delle chiacchiere, basta al governo dei proclami, basta al governo che mortifica gli imprenditori della nostra regione, al governo che perde tempo sui vaccini: non si intravede una soluzione, la percezione รจ che non ci sia. E intanto le aziende falliscono, le famiglie di lavoratori e imprenditori sono disperate, senza lavoro e senza soldi. Ci stanno togliendo anche la dignitร del lavoro. Sono troppe le categorie delle nostre imprese che sono fermeยป.
Lโincertezza legata alle nuove disposizioni rende tutto piรน grave, denuncia Confesercenti Campania. ยซIl coprifuoco che resta alle 22 e forse sino al 31 luglio รจ un assurdo: significa distruggere ancora di piรน il mondo del turismo che รจ giร chiuso da troppo tempo. La chiusura dei ristoranti โ afferma Schiavo- e dei bar alle 18, la chiusura ancora del comparto del wedding sono e sarebbero misure troppo pesanti, insostenibili per le imprese. Il Governo si รจ posto la domanda: ma come faranno a sfamare i propri figli imprenditori e lavoratori fermi? Evidentemente no.
Non possiamo consentire piรน tutto questo. Il Governo deve darci la possibilitร di riaprire le nostre attivitร . Siamo disposti ad accettare e rispettare misure anti-Covid ancora piรน severe, chiediamo anche multe ancora piรน salate per i trasgressori dei protocolli, ma vogliamo riaprire, anzi dobbiamo riaprire le nostre attivitร . Non รจ un problema solo di sopravvivenza delle aziende ma di sostentamento delle famiglie.
Il mondo delle imprese รจ sul baratro, continuano a spostare sulle spalle delle nostre aziende il peso della pandemia, mostrando debolezza e inefficienza su quello che รจ il loro compito, ovvero provvedere ai controlli per scongiurare gli assembramenti che avvengono per strada o sui trasporti e non nelle nostre attivitร , sicure e sanificate perchรฉ rispettano regolamenti che ci siamo imposti e che Confesercenti ha voluto addirittura piรน severi e rigorosi per blindare la salute dei propri consumatori. Non siamo noi gli untori, รจ lo Stato che รจ incapace di controllare e distanziare le persone sui trasporti e nelle piazze. Le imprese, che giร subiscono la condizione di essere in sostanza soci di minoranza dello Stato a causa della fortissima e inaccettabile pressione fiscale, non hanno alcuna responsabilitร sulla diffusione dei contagiยป.
Vincenzo Schiavo entra poi nello specifico: ยซAbbiamo superato i 400 giorni totali di chiusura, 50mila attivitร di ristorazione in Campania โ tra ristoranti, bar e pub- sono in ginocchio. Delle 24.600 attivitร di questo comparto solo il 30% (7800) ha, o avrebbe, la facoltร di riaprire, in zona gialla, avendo aree esterne. Vorrebbe dire che il restante 70% (16800), che dร lavoro a oltre 100mila persone dovrebbero rimanere chiuse. Non รจ corretto fermare le 31 categorie della filiera del wedding, bollandole come attivitร legate ad โeventiโ. Si tratta di tenere ferme 31 categorie che rappresentano in Campania 50mila imprese e oltre 250mila lavoratori. Per questo chiediamo al governo di fare chiarezza e deve finirla di trasferire alla collettivitร lโidea che รจ nelle nostre attivitร che si diffonde il Covid-19. Non รจ cosรฌ, nel resto del mondo assistiamo ad aperture di attivitร commerciali, qui invece il governo non ha avuto la capacitร di dare ristoro alle nostre impreseยป.
Articolo pubblicato il giorno 22 Aprile 2021 - 20:15