La procura di Perugia ha chiuso le indagini sul presunto esame ‘farsa’ di Luis Suarez all’Universita’ per Stranieri. Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati recapitati alla ex rettrice dell’ateneo, Giuliana Grego Bolli, all’ex direttore generale Simone Olivieri, alla professoressa Stefania Spina e all’avvocato dalla Juventus, Maria Cesarina Turco. Sono tutti indagati dai pm perugini per falsita’ ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e a vario titolo per rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.
E’ stato sospeso in base a quanto prevede l’articolo 371 bis del codice penale il procedimento a carico del dirigente dell’area sportiva della Juventus, Fabio Paratici, e dell’avvocato della stessa societa’ bianconera Luigi Chiappero indagati a Perugia per avere reso false informazioni al pubblico ministero nell’ambito dell’inchiesta sull’esame di Luis Suarez. A loro carico la procura del capoluogo umbro non ha quindi formalizzato al momento alcuna richiesta, mentre agli altri indagati e’ stato notificato l’avviso di conclusione indagini. Per Paratici e Chiappero il procedimento rimarra’ quindi sospeso fino alla definizione del fascicolo principale. Come previsto dal codice.
Nell’avviso di conclusione indagini (un atto che viene notificato quando il pm ritiene di non dover procedere ad archiviazione del fascicolo) Turco viene indicato quale “legale incaricato dalla societa’ Juventus football club spa” ed e’ accusata di essere stata “concorrente morale e istigatrice” in relazione al reato di falsita’ ideologica. Insieme a Grego Bolli, Spina, Olivieri e Lorenzo Rocca (che ha gia’ patteggiato) deve rispondere di avere attestato falsamente che l’istituzione della sessione d’esame per la certificazione della conoscenza dell’italiano, straordinaria, tenutasi il 17 settembre “era motivata da esigenze logistiche (connesse all’occupazione delle aule) e di sicurezza (connesse alla necessita’ di evitare assembramenti in relazione all’emergenza Covid), quando invece la sessione veniva istituita ‘ad personam’ solo per consentire al calciatore Suarez Diaz Luis Alberto di ottenere, nei tempi richiesti dalla societa’ sportiva Juventus e all’esito di una fittizia procedura d’esame”.
La certificazione linguistica era necessaria per il calciatore – a lungo tra gli obiettivi di mercato dei bianconeri – per ottenere la cittadinanza italiana. Nel corso delle indagini la procura di Perugia, che ha coordinato l’attivita’ della guardia di finanza, ha tra l’altro ascoltato come testimoni lo stesso Suarez e il presidente della Juve Andrea Agnelli. L’avviso di conclusione delle indagini e’ stato firmato dal procuratore Raffaele Cantone e dai sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti.
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